E’ una borsa il particolare che può tradire i rapinatori. La borsa dentro cui hanno messo parte della refurtiva rubata stranotte al bar Ferrari di Vasto Marina. E’ l’elemento che farebbe indirizzare le indagini sulla pista locale. Gli inquirenti tengono le bocche cucite. Stanno esaminando i filmati delle telecamere, ma è difficile che le registrazioni possano aiutarli a smascherare i responsabili, che hanno agito a volto coperto.
Gli investigatori cercano di risalire all’identità del trio entrato cheha fatto irruzione nella tabaccheria di piazza Fiume. Hanno atteso che il titolare, Nicolino Di Paolo, rimanesse da solo dopo l’uscita degli ultimi clienti. Poi hanno fatto irruzione.
Due di loro avevano impugnavano pistole caricate a salve, da cui è stato esploso un colpo in aria. L’altro aveva un bastone. Il più basso dei tre si è avvicinato al proprietario e gli ha premuto contro il viso uno straccio imbevuto di etere, facendogli perdere i sensi. Hanno arraffato banconote, pacchetti di sigarette, Gratta & Vinci e centinaia di monete da uno e due euro contenute in due cassette. Hanno messo queste ultime in una borsa con il marchio di una onesta attività commerciale di Vasto. E’ un particolare che può indirizzare le indagini verso la criminalità locale, ipotesi rafforzata dal fatto che i malviventi parlavano bene l’italiano. Sembra, quindi, da escludere che si tratti di stranieri.