“La delibera del Comune di Lanciano appare immune da censure in quanto fondato su un provvedimento del tribunale di Lanciano non impugnato, definitivo e non suscettibile di una diversa interpretazione, tale da fare venire meno il titolo ad occupare l’alloggio residenziale di proprietà del Comune di Lanciano”.
Recita così la sentenza del giudice del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, che ha rIgettato le domande proposte da Debora Spinelli contro il Comune di Lanciano e revocato il provvedimento di sospensione della determina dirigenziale comunale del 21.12.2016 inerente la pronuncia di decadenza dall’assegnazione di alloggio comunale occupato dalla signora Spinelli [LEGGI QUI].
“Con questa sentenza abbiamo avuto ulteriore conferma del fatto che la nostra Amministrazione non ha sfrattato e non sfratta nessuno che, legittimamente e secondo le norme, abiti negli alloggi comunali, come ha invece tentato di far credere il sindacato USB che ha voluto a tutti i costi cavalcare questa triste vicenda senza tenere conto delle spiegazioni e delle ragioni che più volte ho personalmente rappresentato, insieme alla Dirigente del settore Politica della Casa, alla signora e ai rappresentanti del sindacato. – sottolinea l’assessore alle Politiche della Casa, Giacinto Verna – Ma questo ormai appartiene al passato: quello che ci interessa è che la signora Spinelli abbia seguito il nostro consiglio nel presentare una nuova domanda di partecipazione al bando Edilizia Residenziale Pubblica 2018 del Comune di Lanciano, pubblicato di recente in Albo Pretorio, circostanza – conclude Verna – che le ha consentito di essere inserita nella graduatoria secondo i criteri previsti dalle norme”.