Lo spettro dello spopolamento non spaventa Carlo Racciatti. Il sindaco di Guilmi è sicuro: “Abbiamo e avremo i numeri per mantenere in vita la struttura”.
Si parla del polo scolastico che sta prendendo forma in contrada “Piane”, ai piedi del piccolo comune di 412 abitanti (visibile dalle finestre della scuola). La prima volta che se ne parlò pubblicamente fu esattamente tre anni fa. Il 25 novembre 2015, a margine del consiglio, il primo cittadino illustrò al resto dell’assise civica il progetto che si era appena aggiudicato un finanziamento di 723.818 euro dalla Regione completato da 176.181 euro di confinanziamento comunale per un totale di 900mila euro [LEGGI]. Nella stessa occasione si accennò alla possibilità di riscaldare la struttura grazie a una piccola centrale a biomassa, ipotesi poi tramontata che ha lasciato il posto ai pannelli solari che saranno montati sul tetto.
L’ABBANDONO DELLA VECCHIA STRUTTURA – In questa vicenda il mese di novembre ha una certa ricorrenza. Un anno dopo quel consiglio comunale, in seguito alla scossa di terremoto del 30 ottobre 2016, lo stesso Racciatti firmò un’ordinanza con la quale disponeva la chiusura momentanea della storica struttura scolastica di via Roma, nel centro del paese, diventata definitiva in seguito alle verifiche [LEGGI]: una decisione accolta non senza sorpresa dai cittadini.
[ant_dx]I bambini di materna ed elementari (per le medie i guilmesi si recano a Gissi) – due classi in totale, afferenti all’Omnicomprensivo “Spataro” – vennero così trasferiti nel capannone comunale sempre in località “Piane” allestito in pochi giorni da volontari e genitori [LEGGI]. Dopo oltre due anni di limbo, a breve, potrebbe esserci il trasferimento nella nuova sede.
LA NUOVA SEDE – “Questa struttura – dice il sindaco a zonalocale.it – sarà dotata di tutti i comfort. Innanzitutto ha tutti i criteri per essere antisismica, poi ci sarà un occhio di riguardo anche per la dotazione tecnologica. È sollevata un metro e mezzo da terra e i pali sono conficcati nel terreno per 18 metri”.
L’appalto se l’è aggiudicato la ditta Franchella di Francavilla al Mare. L’edificio è progettato per ospitare circa 60 alunni e in caso di necessità può essere allargato. Alcune delle aulee inoltre avranno pareti scorrevoli per essere adeguate a seconda delle esigenze. Si trova immersa nel verde – dove non sarà possibile usare asfalto, ma bisognerà ricorrere a materiali meno impattanti – e accanto dovrebbe sorgere un palazzetto dello sport (con piscina) recentemente finanziato.
Il dubbio maggiore riguarda lo spopolamento che sta colpendo duramente l’entroterra vastese e il rischio che questi 900mila euro finanzino una cattedrale nel deserto. Il nuovo polo scolastico per sopravvivere, sicuramente, avrà bisogno degli altri centri (a partire da Carpineto Sinello?) e attualmente sono ben pochi quelli dell’area che hanno strutture adeguate.
“A Guilmi – dice Racciatti – abbiamo avuto diverse nuove nascite, ci sono inoltre i ragazzi del centro per minori non accompagnati, ma l’edificio è chiaro che è a disposizione del comprensorio con il quale abbiamo già avviato più di un discorso”.
Il sindaco guilmese è un visionario sognatore? Difficile dire oggi se potrà vincere questa scommessa, fatto sta che in un’epoca di continui tagli e chiusure soprattutto nei confronti delle piccole comunità, in un periodo di annunci di poli scolastici unici (basti ricordare quelli della valle del Trigno, uno sotto Dogliola, l’altro tra Carunchio e Palmoli, l’ultimo a “Fonte la casa”), questa struttura è una delle prime nuove realizzazioni a vedere la luce da anni nel bistrattato entroterra vastese. “Io non mi arrendo, anzi… abbiamo tanti progetti in cantiere per invertire la tendenza“, conclude il sindaco.
Insomma, ai posteri l’ardua sentenza.