Nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivato il tanto atteso decreto per un anno di cassa integrazione straordinaria in deroga alla Pilkington di San Salvo [LEGGI]. Grazie all’ufficializzazione dell’accordo già raggiunto nel mese di agosto [LEGGI] sarà possibile far fronte agli esuberi nel frattempo scesi a circa 95 unità.
Stamattina l’azienda ha incontrato i sindacati per fare il punto; per i lavoratori si prospettano tagli importanti sugli stipendi. Dopo il vertice, il presidente Pilkington Graziano Marcovecchio ha diffuso una lettera di ringraziamento soprattutto ai dipendenti che accettando tali sacrifici hanno permesso di arrivare a questa soluzione.
“Con il decreto 102322 del ministero del Lavoro emesso ieri per autorizzare un ulteriore anno di Cigs in deroga – scrive Marcovecchio – si è concluso positivamente un lungo viaggio iniziato oltre un anno fa. Tale strumento è solo uno dei tasselli di un più complesso piano industriale 2018-2023 che è appena al suo primo anno di attuazione, certamente utile per avviarlo e per continuare la ricerca di soluzioni che mantengano sostenibili nel tempo le realtà produttive del gruppo NSG in Italia, senza produrre traumatiche fuoriuscite dal mondo del lavoro.
La strada è ancora lunga e irta di difficoltà e di impegni: proprio l’attuale discesa della domanda di auto in corso, sicuramente non prevista né prevedibile dal Piano, ci dimostra quanto sia facile vivere momenti di variabilità in un contesto di mercato diventato così volatile.
[ant_dx]Va altresì ricordato che il sacrificio sui salari dei nostri lavoratori sfiora quasi il 50% e che solo grazie ad una equa riduzione dell’orario di lavoro tra tutti se ne riduce l’impatto individuale.
Lo sforzo che abbiamo di fronte nel quinquennio futuro è duro, lungo e difficile: pertanto nel corso del prossimo anno saremo chiamati a lavorare con intensità ancora più forte, sia per avviare le nuove linee sia per apprendere le dovute conoscenze in lavorazioni mai fino ad oggi realizzate, nonché saremo impegnati a trovare soluzioni condivise per la riduzione dei rimanenti esuberi.
Certo, la conquista di questo maggior tempo a disposizione consentito dalla Cigs resta cosa importante e per tale motivo voglio oggi ringraziare le componenti indispensabili che ne hanno reso possibile il successo.
In primis i nostri lavoratori che hanno approvato il piano industriale, con particolare riguardo a quelli che hanno detto SI per il proprio futuro e per quello di tutti gli altri: nel farlo hanno altresì accettato di contribuire con proprie risorse al piano degli investimenti e va dato atto alle O.S.L. e alle RSU di San Salvo e Settimo Torinese del loro prodigarsi alla costruzione di un accordo che guardava non solo all’oggi ma soprattutto al domani. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile, forse neanche ipotizzabile, e sicuramente non ammissibile dagli iter autorizzativi ministeriali.
Grazie di cuore anche ai sindacati nazionali del nostro settore che immediatamente, negli scorsi mesi di maggio e giugno, hanno progettato insieme a noi un piano di riorganizzazione, successivo alla solidarietà, senza il quale le nuove procedure non si sarebbero potute concretizzare.
Grazie alla direzione del Personale e delle Relazioni industriali di Pilkington per tutto il percorso effettuato dallo scorso settembre 2017 e ai servizi di consulenza specifica utilizzati per aver chiuso un percorso così complesso e irto di difficoltà.
E infine grazie ai nostri azionisti che credendo ancora in noi scommettono sui nostri territori con corposi investimenti in nuove tecnologie e nuovi business senza i quali, nel breve volgere di poco più di un biennio, lo stabilimento di San Salvo si sarebbe quasi dimezzato e quello di Settimo Torinese sarebbe stato a rischio di chiusura.
Se ancora ce ne fosse il bisogno di ripeterlo, questo lavoro di squadra dimostra una volta di più di essere l’unica via possibile per costruire un piano industriale credibile e meritevole di accoglimento, grazie al sostegno ricevuto dai Comuni di San Salvo e Settimo Torinese, attuato anche tramite l’indispensabile contributo della Regione Abruzzo e della Regione Piemonte, nonché al proficuo supporto del ministero del Lavoro.
La strada è ancora tanto lunga e difficile ma sono certo che esempi come questi di relazioni industriali e rapporti con l’azionista improntati alla visione e alla reciproca credibilità ci aiuteranno ad affrontare tutti gli ostacoli che troveremo lungo il cammino. Comunque vada, saremo contenti di aver fatto a pieno quantomeno il nostro dovere”.