“Abbiamo detto ai magistrati che la prescrizione è il nostro più grande incubo e che non può mandarci a casa dopo tanti anni di battaglie”.
Così Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano, al termine dell’ incontro di ieri, nel Palazzo di Giustizia di Pescara, tra il procuratore capo Massimiliano Serpi, il sostituto Andrea Papalia e 23 familiari di alcune delle 29 persone che il 18 gennaio 2017 persero la vita nel resort di Farindola travolto da una valanga. I presenti hanno esposto immagini dei propri cari scomparsi all’Hotel Rigopiano, e uno striscione con le foto delle vittime e la scritta “Mai più” con la data della tragedia.
“Abbiamo incontrato più volte il ministro della Giustizia Bonafede che sta lavorando molto su questa tema – ha proseguito Tanda – e insieme al Comitato nazionale vittime gli abbiamo consegnato un documento. Quel che è certo è che non possiamo sentirci dire ‘mi dispiace, il reato è prescritto e quindi non ci sono colpevoli'”, ha concluso.
Ansa
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