In caso di sisma innescato dalle estrazioni, la tenuta della diga da 70 milioni di metri cubi d’acqua sarebbe a rischio. Per questo motivo – e per la carenza degli studi presentati dalla ditta proponente, la Cmi Energia – la commissione Via nazionale ha espresso parere negativo sul progetto di estrazione di gas in prossimità del lago di Bomba [LEGGI].
Decisiva in questa direzione è stata la presenza nel sottosuolo, tra gli 8 e i 18 km di profondità, della zona del giacimento della sorgente sismogenetica Deep Abruzzo citeriore basal thrust “associata – si legge nel parere della commissione – a terremoti di magnitudo 6.8“.
La distanza dei punti più profondi dei pozzi e la sorgente sismogenetica, scrive la commissione, è “al massimo di 10 chilometri”. Inoltre, il bordo del giacimento, come si evince, dalla documentazione, è adiacente a quello della struttura stessa.
Il passaggio più significativo del parere è il seguente: “L’eventuale innesco di detta struttura e le plausibili magnitudo attese sarebbero potenzialmente in grado di generare frane sismoindotte, quindi un sisma innescato potrebbe pure attivare/riattivare movimenti franosi fra cui quelli noti (ma non caratterizzati dal Proponente in termini di geometrie e cinematiche) prossimi alla diga di Bomba (capacità invaso di 70 milioni di m3 d’acqua), con possibili effetti destabilizzanti sulla struttura in terra (lunga 700 mt e alta 60 mt in esercizio dal 1962) della diga medesima. Ciò in aggiunta alle possibili conseguenze, in termini di stabilità della diga, derivanti direttamente dai risentimenti locali, di intensità elevata/molto elevata, e dai tassi di subsidenza attesi, che non sono univocamente definitii visto che le diverse modellazioni eseguite (a partire da quelle iniziali AGIP) hanno dato valori molto diversi fra loro, seppur relativamente ridotti (ordine di alcuni cm).”
[ant_dx]LA SODDISFAZIONE DELLA SOA – La presenza della struttura sismica e del rischio di sismicità innescata dalle estrazioni è al centro delle osservazioni presentate dalla Stazione Ornitologica Abruzzese già nel 2016.
L’associazione oggi esprime soddisfazione per il parere della commissione Via nazionale: “Il tema della sismicità innescata dalle attività umane e dalle estrazioni di idrocarburi in particolare assume finalmente importanza anche in Italia, dopo decine di pubblicazioni scientifiche a livello mondiale. A nostra conoscenza si tratta del primo progetto bocciato dalla Commissione nazionale Via con questa motivazione. Anche l’Ispra più recentemente aveva sollevato molte perplessità su questo progetto individuando numerose criticità”.
“Esprimiamo – continua la Soa – una grande soddisfazione per aver contribuito fattivamente assieme a tanti enti, associazioni, comitati e semplici cittadini a questo passaggio chiave che apre le porte alla definitiva bocciatura del progetto da parte del ministero dell’Ambiente. Ora non resta che aspettare il parere del ministero dei Beni culturali e poi il decreto interministeriale del ministro dell’Ambiente e del ministro dei Beni culturali. Anche in questo caso la lotta paga.