Saranno i sommozzatori del Servizio difesa anti mezzi insidiosi della Marina militare a rimuovere l’ordigno bellico trovato ieri a 15 metri dalla riva del Golfo di Vasto.
“L’operazione avverrà a breve”, dice il tenente di vascello Lorenzo Bruni, comandante della guardia costiera di Vasto. “Si tratta di un residuato della Seconds Guerra Mondiale”, rinvenuto ieri casualmente da un cittadino e immediatamente segnalato all’Ufficio circondariale marittimo. “Saranno gli esperti dello SDAI della Marina militare a rimuoverlo e ad eseguire eventuali, successive attività”.
I palombari spezializzati nella bonifica dei fondali marini dalle bombe sono organizzati in sei nuclei dislocati a La Spezia, Ancona, Taranto, Augusta e Cagliari e La Maddalena.
[mic_dx] E’ il sito internet della Marina a spiegare lo svolgimento delle operazioni: i subacquei si immergono una prima volta per mettere in sicurezza l’ordigno, imbragandolo e alzandolo dal fondale mediante un pallone subacqueo per il sollevamento a distanza.
Quindi il residuato bellico viene rimorchiato da un’imbarcazione militare e portato in una zona di sicurezza distante tre miglia dalla costa, dove viene fatto brillare in profondità. Pochi minuti prima della distruzione della bomba, viene fatta brillare una micro carica per far allontanare i pesci eventualmente presenti nelle vicinanze.
L’ordigno “è di piccole dimensioni, non è pericoloso – assicura il comandante del Circomare di Vasto – ma invitiamo a non avvicinarsi ad esso”.