Viaggia in testa alla classifica in serie C2 la Afor Tennistavolo Vasto dopo il successo per 5-2 in casa dell’Avezzano A. La squadra vastese, con la terza vittoria consecutiva e con la contemporanea sconfitta del Tennistavolo Silvi, rilancia decisamente la sua candidatura al salto di categoria. Il terzetto formato da Pepe, Cerritelli e Caserta è compatto e determinato a riportare il Tennistavolo Vasto nella C1 nazionale.
“Il campionato è ancora lungo, e tanto è ancora da fare – commenta il capitano Paolo Caserta – . Ci attende lo scontro al vertice con l’altra formazione Avezzanese, meglio attrezzata e con più esperienza di quella affrontata domenica, ma non molleremo la testa della classifica, adesso che ci siamo vogliamo restarci. 3 incontri e 3 vittorie con 15 partite vinte e solo 2 perse ci raccontano che la strada è quella giusta. Il 24 novembr,e in casa dell’altra compagine marsicana capiremo meglio se la C1 è alla nostra portata, ma prima (10 novembre) ci attende il temibilissimo Montesilvano che spesso si è trovata a sparigliare le carte a formazioni sulla carta superiori”.
[ads_dx]In campo anche la squadra che milita in D2 contro la Polisportiva San Gabriele, formata da Ronzitti, Galante e Di Santo, che è riuscita ad avere la meglio sui giovanissimi giocatori del Tennistavolo Vasto. “Il Tennistavolo a Vasto ha ormai preso piede in modo importante ed è una realtà che, per quanto abbia ancora tanto da far scoprire, ha i suoi seguaci ed appassionati anche e soprattutto tra i giovani – commenta Stefano Comparelli, presidente regionale Fitet e alla guida del sodalizio vastese – . Molte le scuole di Vasto che quest’anno prenderanno parte ai Campionati Studenteschi schierando anche la loro compagine pongistica a dimostrazione di una cambiata sensibilità verso questa disciplina.
Stiamo lavorando con l’Ufficio Scolastico Regionale – aggiunge Comparelli – per l’organizzazione di un corso di conoscenza ed aggiornamento sul tennistavolo destinato agli insegnanti di Educazione Motoria che operano negli Istituti di Istruzione secondaria che, in questi ultimi anni, stanno scoprendo quanto il ping pong oltre alla sua valenza atletica ancora non perfettamente conosciuta, si adatta in modo meraviglioso ad una dimensione ambientale scolastica, prestandosi per mezzo della sua duttilità e plasticità unitamente ai ridotti spazi richiesti per la sua pratica, a sostituire o integrare più che degnamente altre discipline che spesso trovano con difficoltà, adeguata collocazione nelle strutture sportive a disposizione degli Istituti di Istruzione”.