Il consigliere comunale del gruppo “Il Cambiamento”, Camillo D’Amico, plaude alla contrarietà alla maxi discarica espressa dalla maggioranza di centrosinistra di Vasto (ma non ancora ratificata come posizione ufficiale dell’ente in consiglio comunale) [LEGGI] e invita altri primi cittadini a unirsi al fronte del no compreso quello di Cupello.
“Presto formalizzerò una medesima richiesta anche al comune di Cupello – dice D’Amico – dove, mi auguro e spero, altri consiglieri di maggioranza e minoranza, scevri dalle mere logiche di appartenenza e motivate da sane ragioni di difesa obiettiva degli interessi concreti del territorio, sottoscrivano l’ordine del giorno affinchè possa arrivare entro i termini stabiliti dal regolamento in consiglio comunale. Chiaramente la scelta del No a questa ipotesi dovrebbe essere corale dell’intero territorio. I cittadini stanno palesando, con le migliaia di firme sin qui raccolte dal comitato Difesa del comprensorio vastese la loro forte contrarietà ma quest’azione positiva deve necessariamente trovare un visibile e chiaro rafforzo nell’azione istituzionale dei Comuni”.
“Il Civeta – continua l’esponente di opposizione – ha un ruolo definito all’interno del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Il territorio esprime una presenza all’interno del Cda dell’AGIR (Agenzia Regionale dei Rifiuti) che adesso dovrà esprimere tutta la sua capacità di sintesi e autorevolezza nel saper rappresentare compiutamente gli interessi del Vastese. Il ruolo nel Piano Regionale dei Rifiuti è definito in ragione delle peculiarità storiche del consorzio e di quello che è il suo stato attuale anche in riferimento dei livelli occupazionali e del piano industriale predisposto dall’ultimo Cda che sta procedendo secondo la tempistica prevista. Allo stato attuale nessuna ragione obiettiva esiste perché il nostro territorio venga inondato da rifiuti da fuori regione. Il recente inserimento di Cupello, Monteodorisio e Gissi nella perimetrazione dell’istituenda Zona Economica Speciale (Z.E.S.) fatta dalla regione Abruzzo lancia una sfida formidabile all’intera classe dirigente del territorio che è obbligata a fare squadra per dare contezza e concretezza ad un opportunità di sviluppo imminente”.