Tre scorrerie in un mese. Tre casi da risolvere per le forze dell’ordine. Ottobre si è aperto con la rapina alla gioielleria di Cupello e va concludendosi a pochi giorni dal colpo, il secondo nel giro di sette mesi, alla Bper Banca del centro di Vasto. Nel mezzo, il raid di dieci giorni fa al distributore Agip di contrada Buonanotte.
Proprio nei primi giorni di ottobre, il vice questore vicario di Chieti,Egidio Labbro Francia, a margine delle celebrazioni di San Michele, patrono della polizia, annunciava probabili rinforzi in arrivo dal Ministero dell’Interno [VIDEO]. Si alza il livello di guardia nel Vastese sulla lotta alla criminalità. Torna l’allarme sui rapinatori in trasferta in Abruzzo.
CUPELLO – Il mese si è aperto con la rapina nel centro di Cupello. Nel mirino la gioielleria Boschetti di corso Mazzini. Proprietario malmenato dal primo dei tre malviventi, che si è finto cliente, si è fatto aprire la porta e poi ha fatto entrare i due complici, questi ultimi col volto travisato. Bottino: circa 4mila euro. I carabinieri indagano. I malviventi non hanno denotato alcuna particolare inflessione dialettale, potrebbero essere abruzzesi.
DISTRIBUTORE – Nel mattino del 19 ottobre, un rapinatore solitario ha puntato la pistola contro uno dei due titolari dell’area di servizio Agip di contrada Buonanotte, al confine con San Salvo, e si è fatto consegnare il denaro custodito nella cassa: 500 euro. Poi si è dileguato a piedi, facendo perdere le proprie tracce. E’ probabile che avesse parcheggiato la macchina in un luogo poco visibile per fuggire indisturbato sulla vicina statale 16.
BANCA – Un altro raid mattutino il 25 ottobre, stavolta in una delle due banche del centro storico. Nel mirino la Bper che si trova all’angolo tra via Tobruk e via San Michele, a due passi da corso Nuova Italia. Due rapinatori, coi volti parzialmente coperti da sciarpe, hanno fatto irruzione nell’istituto di credito. Erano armati di taglierini, hanno raccontato i clienti, che hanno vissuto 4-5 minuti di paura, come il personale. I poliziotti sospettano che i rapinatori siano gli stessi di sette mesi fa. Ritrovata l’auto, una vecchia Fiat Uno nera, lasciata in contrada San Lorenzo, dove era stata ritrovata la vettura usata nella precedente rapina.
E’ la tecnica della staffetta: le gang utilizzano due auto, una per muoversi all’interno della città, l’altra per tornare a casa, in modo da non offrire alle forze dell’ordine un elemento facilmente individuabile ai posti di blocco. Gli investigatori seguono la pista pugliese.