Una fermata tra i cinque e i dieci giorni. Rallenta la produzione della Pilkington di San Salvo a cavallo tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre.
Una flessione dovuta, stavolta, alla tendenza generale del mercato italiano dell’automobile, secondo Emilio Di Cola, segretario provinciale della Filctem Cgil: “Come sempre, le immatricolazioni diminuiscono negli ultimi due mesi dell’anno, perché molti preferiscono immatricolare a gennaio le nuove macchine. Nel 2018, il calo è più marcato rispetto allo stesso periodo del 2017. E’, quindi, necessaria una fermata aggiuntiva che, a seconda dei reparti, sarà tra i cinque e i dieci giorni. Corrispondono alle due settimane di fermate previste da case automobilistiche come Fca, Alfa e Ford”.
La cassa integrazione coinvolgerà, in misura diversa, sia l’azienda principale di Piana Sant’Angelo, sia le vicine fabbriche satellite della galassia Nsg: Primo e Bravo. Per il futuro, la produzione si incentrerà sulla “produzione di finestrini e parabrezza delle nuove Focus e Fiesta, in virtù delle commesse Ford vinte dalla Pilkington nell’ultimo anno”.
Sul rinnovo della cassa integrazione, che permetterà di scongiurare per un altro anno il rischio licenziamenti, “attendiamo che arrivi la conferma ufficiale dell’accordo stipulato tra le parti sociali al Ministero dello Sviluppo economico, ma abbiamo avuto conferme ufficiose: non ci saranno problemi. Un altro anno di ammortizzatore sociale consentirà ai lavoratori più esperti di avvicinarsi all’età pensionabile, così si potranno ridurre gli esuberi e, nel frattempo, iniziare ad applicare il nuovo piano industriale”.