Una “spiacevole sorpresa” così i sindaci di Carunchio, Gianfranco D’Isabella, di Liscia, Donato Di Giacomo, e di Carpineto Sinello, Antonio Colonna, definiscono la soppressione del servizio bancomat da parte di UBI Banca “senza nessun preavviso”.
“La mancata comunicazione – affermano i tre sindaci – ravvisa uno scarso rispetto verso le istituzioni che rappresentiamo e verso tutti quei cittadini clienti correntisti che si sono visti sopprimere un servizio utile e fondamentale. Come sempre la legge dei grandi numeri e del profitto a tutti i costi, ci vede nuovamente mortificati, i nostri Comuni hanno messo a disposizione in maniera gratuita i locali dove sono ubicate le macchine erogatrici, gli stessi bancomat sono stati recentemente sostituiti con l’investimento da parte della stessa UBI Banca di considerevoli somme di denaro.
In più la stessa UBI Banca è l’unica banca presente sul nostro territorio con sportelli presenti nei Comuni di Palmoli e Roccaspinalveti e Gissi non serviti dal trasposto pubblico e difficili da raggiungere, senza considerare l’età media avanzata dei nostri concittadini che non hanno la disponibilità di mezzi propri per spostarsi. Inoltre, la stessa UBI Banca svolge nei nostri Comuni il servizio di tesoreria, ecco allora che ci si aspettava un rapporto più sincero e corretto, visto che comunque il proprio tornaconto è sicuramente garantito. È comunque paradossale che oggi ci ritroviamo ad essere tutti costretti ad avere obbligatoriamente un conto corrente bancario, senza essere poi messi in condizioni di poterlo liberamente utilizzare per mancanza dei rispettivi servizi. I cittadini correntisti sicuramente trarranno le loro legittime conclusioni valutando cosa è più conveniente fare”.