La fatturazione elettronica è un processo che è stato avviato in Italia con il dlgs 52/2004 di recepimento della Direttiva n. 2001/115/CE finalizzata alla semplificazione ed armonizzazione degli adempimenti IVA all’interno dell’Unione Europea. In una prima fase l’obbligo di fatturazione elettronica ha riguardato le operazioni della Pubblica Amministrazione ,successivamente la legge di Bilancio 2018 ha previsto dal 1/1/2019 un obbligo di emissione della fattura elettronica generalizzato alla quasi totalità degli scambi commerciali disponendo che lo stesso diventi obbligatorio per tutti i titolari di partita IVA.
La fatturazione elettronica è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che permette di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tutti i relativi costi di stampa spedizione e conservazione e la definizione è contenuta nel provvedimento pubblicato il 30 aprile 2018, all’interno del quale sono fornite tutte le regole ed istruzioni su come funzionerà la nuova modalità di fatturazione obbligatoria per le partite IVA da gennaio 2019 e già dal 1° luglio 2018 per l’acquisto di benzina e gasolio per motori da autotrazione (ad esclusione delle cessioni effettuate da esercenti gli impianti di distribuzione stradale).
Il nuovo formato in cui le fatture elettroniche devono essere prodotte, trasmesse, archiviate e conservate è un formato digitale chiamato XML (eXtensible Markup Language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, verificando così le informazioni ai fini dei controlli previsti per legge
La fattura elettronica ha lo stesso valore legale della versione cartacea ma si differenzia dalla precedente versione per il formato, che deve infatti rispettare i requisiti richiesti per poter essere accettata dal Sistema di Interscambio nazionale ( SDI ).
Attraverso l’utilizzo della firma digitale e la tracciatura del flusso delle fatture, la fattura elettronica deve garantire autenticità dell’origine e integrità del contenuto.
Per poter compilare, firmare, trasmettere e conservare la fattura nel nuovo formato elettronico, i soggetti passivi d’imposta devono quindi dotarsi degli strumenti necessari.
Gli operatori economici, cioè tutti i soggetti passivi iva, possono:
adeguare i propri sistemi contabili per emettere fatture elettroniche, oppure rivolgersi ad intermediari, vale a dire soggetti terzi che forniscono strumenti di supporto per la compilazione, trasmissione e per la conservazione a norma della fattura elettronica prevista dalla legge.
Gli obblighi aziendali consistono e si concretizzano in diversi momenti anche in funzione del tipo di fattura cioè se trattasi di fattura emessa o fattura ricevuta (acquisti ).
Per le fatture emesse le stesse dovranno essere redatte entro cinque giorni dalla data di emissione e dovranno essere inviate telematicamente ad un host dell’agenzia delle entrate che provvederà ad inviarle ai relativi clienti .
Mentre per le fatture di acquisto le stesse dovranno essere recuperate da questo host gestito dall’agenzia delle entrate.
Sostanzialmente queste sono le operazioni da fare specificando che successivamente all’invio o alla ricezione delle fatture elettroniche nasce il problema dell’archiviazione che dovrà avvenire a mezzo di strumenti digitali.
Sommariamente queste sono le cose che interessano l’emissione della fattura elettronica che rappresenta una vera e propria rivoluzione per le imprese italiane, un cambio generazionale che preoccupa sia le PMI che gli intermediari, da tempo gli addetti ai lavori, dai professionisti alle associazioni di categoria sottolineano come il tessuto produttivo italiano non sia ancora pronto al passaggio al digitale.
L’obiettivo finale del Legislatore è di ridurre l’evasione IVA e le frodi d’imposta, grazie alla possibilità di controllare in via immediata le operazioni effettuate dai soggetti passivi IVA e di incrociare i dati inviati in modalità telematica tramite il SdI.
Tanti sono i problemi ancora da risolvere che vanno dalla poca diffusione di informazione di informazioni utili a rendere l’adozione della fatturazione elettronica più semplice al problema delle deleghe agli intermediari,inoltre la preannunciata sburocratizzazione è attuata solo in parte infatti ad esempio rimane in piedi la disciplina dello split payment e l’obbligo di comunicazione delle liquidazioni periodiche.
Tasto dolente anche la mancanza di informazioni in caso di difficoltà tecniche ed eventuali blocchi di rete nell’atto di emissione della fattura e il fatto che le operazioni con l’estero non riguarderanno l’obbligo di e-fattura, ma i dati a esse relativi dovranno essere inviati direttamente al fisco.
Rimane il problema delle zone non coperte o coperte male dalla rete internet il così detto digital divide .
In sostanza tanti sono i problemi e quello che l’Agenzia delle Entrate potrà fare anche mediante provvedimenti di natura amministrativa è rendere più elastica l’applicazione della normativa e, nello specifico, delle sanzioni previste.
Per concludere consigliamo a tutti gli imprenditori di non attendere l’ultimo momento per organizzare le proprie amministrazioni e non sperare in una proroga perché la stessa potrebbe arrivare magari troppo tardi come spesso accade nel nostro paese.
Rag. Luigi Sabatini