E’ rimasto vuoto quasi un terzo delle case al mare. E’ uno scenario tutt’altro che incoraggiante, quello che i proprietari degli appartamenti disegnano della stagione turistica 2018 a Vasto.
“Sono trent’anni che lavoro nel campo degli affitti estivi e da oltre vent’anni sono titolare di un’agenzia immobiliare che affitta appartamenti in città e a Vasto Marina”, sottolinea Franca Cardone. “Ho riscontrato un calo del 30% rispetto al 2017, in cui gli arrivi erano diminuiti già del 20% se paragonati all’anno precedente. A primavera abbiamo ricevuto molte richieste, che poi si sono raffreddate al momento di chiudere i contratti. Prezzi alti? No, il nostro è un target medio, è normale che, nella prima quindicina di agosto, l’affitto di un appartamento per 5-6 persone costi 2mila euro. Il mese di giugno è partito in quarta, sembrava promettere un’ottima stagione ma, dopo la prima metà del mese, qualcosa si è inceppato. Stesso discorso per luglio: prima quindicina bene, poi un disastro. E ad agosto appartamenti pieni tra il 16 e il 22, mentre dal 23 in poi il calo è stato drastico. E’ un turismo che sta diventando sempre più mordi e fuggi. Siamo ancora nel pieno della crisi”.
Vasto è bella, ma offre poco, secondo Cardone: “Le persone che vegono in vacanza a Vasto hanno, più o meno, lo stesso giudizio: la città piace per le sue bellezze, ma i servizi non sono per niente adeguati a una località turistica. Inoltre, molti non conoscono gli angoli più suggestivi della nostra costa perché non c’è abbastanza informazione sui luoghi da visitare. Inoltre, vengono affittate anche molte case fatiscenti. Ci stiamo facendo male da soli, nonostante il nostro litorale sia uno dei più belli dell’Adriatico”.
Conferma il dato Massimo Di Lorenzo, presidente del consorzio Vivere Vasto Marina, che raggruppa imprenditori commerciali e turistici della riviera: “Siamo su un meno 25-30% rispetto allo scorso anno. Questi numeri sono riferibili, in particolare, agli appartamenti in affitto. Non è stata certo una stagione straordinaria”.
Le cause: “In primis, il maltempo: vento e pioggia a giugno, luglio ventoso, poi tre giorni di condizioni meteo instabili attorno alla metà di agosto, cui va aggiunto anche il terremoto, che ha indotto alcuni a disdire le prenotazioni. Altri problemi sono i prezzi e i servizi in genere. Per il futuro, c’è molto da lavorare per programmare in modo ben preciso le prossime stagioni balneari. In questo senso, abbiamo un appuntamento con l’amministrazione comunale per il 5 ottobre, quando incontreremo parte della Giunta per pianificare il futuro sotto tutti gli aspetti. So che c’è anche in ballo un finanziamento per potenziare la rete fognaria”.