Non solo lunghe squalifiche, ma anche risarcimenti e pesanti sanzioni economiche. Si è concluso lo strascico giudiziario seguito all’aggressione di un arbitro di Terza categoria avvenuta il 10 aprile del 2016 su uno dei tanti polverosi campi del Vastese.
La partita era quella tra Real Liscia (che giocava tra le mura amiche) e Vasto Calcio. Non un’annata eccezionale per i padroni di casa che termineranno il campionato a 0 punti non riscrivendosi per la stagione successiva. La partita terminò 2 a 1 per i vastesi che si presentarono in 9 persone. Il gol decisivo fu segnato nei minuti di recupero e fu fortemente contestato dal Real.
Due giocatori della squadra di casa passarono anche alle vie di fatto come riportò il comunicato della Figc: uno lo rincorse e spingendolo lo fece cadere a terra per poi salirvi sopra a calvalcioni, un altro lo prese al collo da dietro [LEGGI].
[ant_dx]La partita fu sospesa e la partita fu data vinta a tavolino al Vasto Calcio per 3 a 0. Ai due responsabili dell’aggressione furono comminati complessivamente oltre 6 anni di squalifica.
A parte l’interdizione dai campi, la vicenda è proseguita davanti al Giudice di pace di Gissi. Uno dei due risarcì subito il giovane arbitro, mentre un altro decise di andare in giudizio. Il giudice quindi ha stabilito che dovrà pagare 800 euro di risarcimento danni, altre 800 di pena pecuniaria e le spese legali.
Una decisione esemplare che potrebbe essere da monito per i campionati dilettantistici in generale e per lo stesso di Terza categoria del Vastese in partenza tra qualche settimana.