“Andrò a depositare 300 firme per chiedere interventi efficaci contro il dissesto di via Adriatica. Il costone va alleggerito, abbattendo l’arena, che ormai è abbandonata, e smantellando il pavimento di piazzetta San Pietro: sono basole del peso complessivo di 600 tonnellate”. Ivo Menna torna alla carica. Lo storico ammbientalista vastese entra a gamba tesa nel dibattito sul costone orientale di Vasto e sui necessari interventi di consolidamento. Nei giorni scorsi, il botta e risposta tra l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Forte, e tre rappresentanti del Movimento 5 Stelle: Gianluca Castaldi, Carmela Grippa e Pietro Smargiassi.
“I parlamentari e il consigliere regionale del M5S dovrebbero adoperarsi concretamente: dove sono i soldi per il consolidamento”, attacca Menna, secondo cui “è necessario abbattere l’arena comunale, raggiungendo due obiettivi: alleggerire la zona, scongiurando il rischio frane, e ampliare l’area archeologica, previa chiusura al traffico dell’intera via Adriatica. Questa è la zona più bella della città, la più pregiata dal punto di vista turistico: basti pensare alle attività che, nel corso degli anni, hanno aperto i battenti lungo la balconata orientale, al di sotto della quale vanno controllate le palificazioni e regimentate le acque. Inoltre, tutto il costone necessita di pulizia e di cura del verde, a partire da Fonte Nuova, la storica fontana ottocentesca abbandonata al degrado. Perché da queste parti gli assessori Barisano e Cianci non si vedono mai? Perché il Comune di Vasto non si è ancora dotato di un Piano regolatore del verde pubblico? E perché l’amministrazione non manda i vigili a multare coloro che gettano i rifiuti e portano i cani a fare i loro bisogni vicino alla colonnine della balconata? E la Euria intervenga a restaurare le chiese di Sant’Antonio e della Madonna delle Grazie”.
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