In attesa che il comitato Via si riunisca, il prossimo 13 settembre, per esaminare il progetto della discarica proposta dalla Cupello Ambiente (una delle più grandi d’Abruzzo con 480 metri cubi di capienza, LEGGI), il commissario del Civeta, Franco Gerardini interviene nell’attuale discussione sul consorzio intercomunale.
LA PUZZA – Centrale nell’intervento di Gerardini è la questione dei cattivi odori che sta tenendo banco soprattutto a Cupello e Monteodorisio. Oltre a ricordare che i rifiuti indifferenziati e organici trattati “non sono fiorellini”, il commissario attribuisce il fenomeno a momentanee condizioni ambientali (caldo), alla movimentazione della frazione organica e all’accumulo del compost in questo periodo.
[ant_dx]“Tutta la gestione degli impianti – aggiunge – è sottoposta al rispetto di un preciso Piano di Monitoraggio e Controllo che, in base all’autorizzazione integrata ambientale, prevede autocontrolli su diversi aspetti di natura gestionale e ambientale: monitoraggio delle emissioni e della qualità dell’aria nei pressi dell’impianto e della discarica e dei parametri indicativi per la tipologia di impianto considerato. In particolare, per le emissioni diffuse sono previsti due punti di misura lungo la direttrice principale del vento dominante: l’una a monte, l’altra a valle dell’impianto/discarica. Campagne di valutazione delle emissioni diffuse sul corpo delle discariche onde valutare la conformità delle emissioni di biogas in atmosfera. Analisi e campionamenti sulla rete di piezometri (acque sotterranee), sui rifiuti conferiti, sui rifiuti prodotti, sugli scarichi idrici, sui reflui di processo, percolati, ecc. Il piano di monitoraggio e controllo prevede verifiche anche da parte dell’autorità pubblica di controllo (ARTA). Pertanto, si assicurano gli interessati ed i cittadini che, sia per gli interventi di revamping eseguiti agli impianti (es. installazione di scrubber, biofiltri, presidi ambientali, etc.), che per le attività di monitoraggio ambientale in corso da parte dei tecnici del Consorzio e ditte specializzate, il fenomeno, seppur passeggero é sotto controllo e, comunque, risulta nei limiti“.
I RIFIUTI DA FUORI – Interessante, poi, nell’articolato intervento di Gerardini è il passaggio sui conferimenti provenienti da fuori regione. Questa circostanza era stata confermata nell’incontro-fiume in municipio a Cupello dall’ingegnere Luigi Sammartino [LEGGI]: rifiuti (circa 24mila tonnellate da “produttori certificati” nel 2017) da Marche, Campania e Lazio (oltre che da altre parti d’Abruzzo) per contribuire alla tutela dei circa 50 posti di lavoro attuali.
Ora, Gerardini racchiude la questione in una frase (dopo aver rimarcato più la conformità dei rifiuti trattati, nulla di nuovo rispetto a quanto sentito dallo stesso Sammartino mesi fa): “Sulla tematica del conferimento dei rifiuti extra?consortili nella discarica di Cupelloambiente srl, è in corso un chiarimento con l’autorità competente regionale in sede di procedura di riesame dell’AIA del polo tecnologico del Consorzio”.
Sarebbero interessanti da appurare a questo punto la necessità del chiarimento su un punto – il conferimento da fuori – presentato pubblicamente da Sammartino come ordinaria amministrazione e, soprattutto, l’esito dello stesso.
IL COMMISSARIAMENTO – Sulla richiesta di tornare a una governance locale, Gerardini, invece è chiaro: “A chi richiede un ritorno alla gestione del Civeta tramite un consiglio di amministrazione, si chiarisce che con l’istituzione dell’AGIR, la proposta è priva di qualsiasi fondamento, in quanto i sindaci abruzzesi in data 31/05/2018 hanno istituito l’Autorità regionale e nominati il 31/07/2018 il Presidente (Biondi – Sindaco di L’Aquila) e il consiglio direttivo. Pertanto, il passaggio dei consorzi intercomunali sarà verso AGIR e non nel ritornare ad esperienze che si sono in passato rilevate fallimentari (da qui il Commissariamento che era stato richiesto alla Regione Abruzzo). Si invita gli interessati a leggere la norma regionale vigente (LR 36/2013)”.