La scorso 29 agosto ci ha lasciati Oreste Masciulli, per una vita impegnato nel volontariato, nell’Unitalsi, nella parrocchia salesiana di Vasto e in altre realtà solidali della città. Con questa lettera la moglie Vittoria ha voluto ringraziare, a nome della famiglia, tutte le persone che sono state vicine a Oreste nella sua vita e, in modo particolare, nei suoi ultimi giorni.
Come ho scritto nell’annuncio funebre, Oreste ha concluso il suo pellegrinaggio terreno confidando nell’Amore Misericordioso che tante volte abbiamo pregato in pellegrinaggio a Collevalenza. Mio marito è stato un uomo di fede e di pace, modello di laboriosità e di onestà. Le sue passioni sono state l’Eucaristia e la famiglia. La sua vita terrena si può sintetizzare in quattro impegni: Famiglia – Lavoro – Chiesa – Volontariato. Pertanto, sento il dovere di lodare e ringraziare Dio Padre Misericordioso per averci fatto incontrare nel lontano luglio 1959, per averci concesso di fare famiglia e di camminare e operare insieme, non uno a fianco all’altra come rette parallele ma proprio insieme, nella totale condivisione, nel gioia e nel dolore, per quasi 60 anni, e per averci fatti tantissimi doni, primi fra tutti 3 figli e 5 nipoti.
Ringrazio la Comunità salesiana che, nell’avvicendarsi dei sacerdoti, ci è stata sempre vicina dandoci l’opportunità e gli ambienti per lavorare nella vigna del Signore secondo le nostre capacità e possibilità. Ringrazio tutti i sacerdoti che hanno celebrato l’Eucaristia giovedì scorso ma anche tutti i sacerdoti che, nelle diverse regioni, hanno pregato per Oreste e celebrato nelle loro parrocchie. Ringrazio Don Massimiliano che, impossibilitato a presiedere giovedì, ha voluto celebrare la messa in suffragio di Oreste e che ci è stato vicino in questi mesi di sofferenza. Ringrazio Don Edoardo, Enzo, Enrico, Nicola che, in ospedale e a casa, hanno dato ad Oreste la gioia di ricevere Gesù. L’ultima frase che Oreste ha detto l’ha pronunciata quando Enzo gli ha portato Gesù: “È lui che mi salva”. Ringrazio quanti si sono stretti a me e alla mia famiglia nella preghiera di suffragio, faccio fatica a menzionare tutti e chi non elenco non me ne voglia.
[ads_dx]Voglio ringraziare la mia famiglia allargata, composta da giovani e meno giovani: malati, diversamente abili, persone, persone speciali e il personale dell’ex Unitalsi. Marco mi ha detto: “Vittoria, prima di fare le condoglianze a te le ho fatte a me stesso perchè Oreste mi manca”. Ringrazio la presidente della sottosezione Unitalsi Chieti-Vasto e tutti i soci di oggi. Ringrazio il gruppo di preghiera “Un buco nel tetto” e tutti i parrocchiani di San Giovanni Bosco che lo ricordano “ministro straordinario dell’Eucaristia”. Ringrazio gli amici di Vasto e di altri paesi che sono venuti a dare l’ultimo saluto ad Oreste, in particolare quelli dei nostri paesi di provenienza.
Sento il dovere di ringraziare il maggiore Consales e tutta la Compagnia Carabinieri di Vasto per la loro partecipazione, disponibilità e stima, mi sono stati e mi sono vicini. Ringrazio tutti gli ufficiali e non, provenienti da più regioni, che hanno partecipato al nostro dolore e hanno pregato in suffragio di mio marito. Ringrazio il generale Rastelli, il presidente e i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri che, il 7 dicembre scorso, hanno ammesso Oreste come socio della loro Associazione e che giovedì scorso lo hanno salutato per l’ultima volta pregando la Virgo Fidelis con la preghiera del carabiniere.
Ringrazio i medici e gli infermieri del reparto di geriatria e di nefrologia dell’Ospedale di Vasto che lo hanno curato con elevata professionalità. Ringrazio la stampa e quanti si sono fatti portavoce per comunicare che Oreste è volato in cielo. Sono certa che tanti “crocifissi di questa terra” che già sono in cielo, hanno accolto Oreste con la Mamma Celeste che per 30 anni circa abbiamo pregato nella Grotta Massabielle di Lourdes.
Ringrazio tutti, anche a nome dei miei familiari, anche chi non ho menzionato, anche chi mi ha scritto lettere e messaggi commoventi. A tutti chiedo di aiutarmi, per poter riprendere e continuare a camminare insieme, a fare condivisione per servire i fratelli e lodare Dio Amore.
Grazie, Vittoria.