“Ritengo giunto il momento di rassegnare le mie dimissioni. Non sono stanco di organizzare questo grande evento. Sono stanco di inseguire politici di destra, di sinistra, di sopra e di sotto con il cappello in mano. Non lo merito e non lo merita Il Mastrogiurato”.
Così Danilo Marfisi, presidente dell’associazione Il Mastrogiurato dal 1999, ha annunciato questa mattina la volontà di rassegnare le proprie dimissioni. Dopo una settimana medievale riuscitissima, con grande presenza di pubblico alla Rocca de lo Mastrogiurato e nel giorno del corteo, restano le incertezze dovute al mancato arrivo dei fondi regionali che fanno vivere l’associazione in una situazione più che precaria senza alcuna certezza per il futuro.
“Arriva un momento in cui è indispensabile fermare questo treno in corsa ed osservare con la massima obiettività possibile la situazione. – afferma Marfisi senza nascondere la commozione – Oltre ai ringraziamenti per la mia famiglia, per i miei collaboratori e per il pubblico, ce ne sono altri che devono far riflettere: – prosegue – ad esempio i ringraziamenti ai fornitori di beni e servizi che aspettano, ormai, anche un anno prima di essere soddisfatti. E poi il parco costumi che non si riesce a rinnovare; i progetti di autofinanziamento che non vedono sostegno; le potenzialità incredibili di questa manifestazione che vengono regolarmente sottovalutate etc.: non è possibile”.
E anche se negli ultimi dieci anni i numeri della manifestazione parlano chiaro, non è più possibile andare avanti così. Oltre 91 mila visite al sito internet, 1 milione e 500 mila spettatori nelle dirette tv, oltre 7 mila le presenze alberghiere gestite dall’associazione; 250 mila spettatori nel giorno del corteo e oltre 100 mila quelli durante la settimana medievale. E secondo le tabelle di Federculture, la ricaduta economica sul territorio di Lanciano è stata di circa 8 milioni di euro. Ma a quanto pare, tutto questo non basta per permettere all’associazione Il Mastrogiurato di poter programmare e progettare un’attività che, non solo durante la settimana medievale, porta il nome di Lanciano in giro per l’Europa.
“L’amministrazione regionale, che dobbiamo comunque ringraziare per l’emanazione di una legge a favore delle principali rievocazioni storiche, non ancora riesce ad erogare il contributo in nostro favore relativo al 2017 (50 mila euro, ndr). – sottolinea Marfisi – Nel frattempo si è svolta la manifestazione 2018 (per la quale attendiamo ancora la relativa delibera). Un anno è un tempo intollerabile, ingiusto, offensivo oltre che lesivo del contributo stesso per via degli interessi bancari. Infatti, altra cosa non più tollerabile, la sopravvivenza è dovuta ad affidamenti bancari garantiti da fideiussioni personali. – continua – Vanno cambiate le leggi ed i regolamenti a mio avviso. La certezza dell’ammontare dei contributi, [mar_dx] regionali e comunali, l’abbiamo solo nel mese di dicembre, a cose fatte. E se l’importo, com’è più volte avvenuto, non corrisponde alle attese? La politica comunale e regionale non ha nessun obbligo di finanziare il Mastrogiurato né qualsiasi altro evento culturale comunale o regionale, – dice ancora il presidente – ma se decide di farlo, ha il dovere di farlo in largo anticipo rispetto all’evento ed il dovere di procedere alla liquidazione a rendicontazione avvenuta”.
Al momento, dunque, il direttivo si troverà a valutare le dimissioni di Danilo Marfisi e tutte le attività del Mastrogiurato risultano sospese. Uno stop amaro, ma necessario, in attesa che dalla politica arrivino quelle risposte che da anni mancano e che oggi, dopo 37 anni, rischiano di far smettere di suonare tamburi e chiarine, purtroppo per sempre.