Si allunga la scia di furti di biciclette a Vasto. Terza bici elettrica rubata nel giro di pochi giorni. Anche stavolta alla luce del sole.
Mani ignote, munite di attrezzi per rompere le catene, sono entrate in azione ieri (giornata in cui è stata rubata un’altra dueruote: LEGGI) in piazza della Concordia, a due passi dalla trafficata via Giulio Cesare. La vittima è Giuseppe Tittaferrante, commercialista 51enne che in piazza della Concordia aveva parcheggiato la sua Atala bianca a pedalata assistita. “Come al solito, mi sono recato al lavoro e l’ho assicurata, tramite una catena da bici, alla saracinesca del mio ufficio. Quando sono uscito per tornare a casa – racconta a Zonalocale – non l’ho più vista. In un primo momento, sono rimasto interdetto: ho riflettuto se fossi uscito in macchina. In realtà, ero stato derubato. Allora sono andato dai carabinieri a sporgere denuncia e ho contattato l’associazione Codici, che si sta occupando di questi furti. Ho acquistato quella bici due anni fa al prezzo di 1200 euro. Quando cominci ad andare in bici, riscopri la città e il piacere di viverla senza auto”.
“E’ vero”, aggiunge Riccardo Alinovi, responsabile locale dell’associazione Codici-centro per i diritti del cittadino e vittima di un analogo furto ad agosto, “perché con la bici si crea una sorta di legame affettivo. Ormai abbiamo il sospetto che, visto il ripetersi di questi episodi, vada in giro una banda specializzata in questo tipo di raid. Non dimentichiamo che si tratta di bici che valgono più di mille euro l’una. La videosorveglianza, da sola, non basta. Perché in giro non si vedono più i vigili, carabinieri e poliziotti di quartiere, la cui presenza potrebbe fungere da deterrente e rendere difficile la vita ai ladri?”
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