Non ha esitato un attimo a effettuare il massaggio cardiaco al bambino che aveva rischiato di annegare risultando decisivo, poi si è allontanato.
È Djibril Mbengue, richiedente asilo di 35 anni, di Dakar (Senegal), che sabato scorso ha prestato i primissimi soccorsi al bimbo di due anni mezzo della provincia di Avellino che ha rischiato di annegare nel mare di Casalbordino [LEGGI].
I nuovi particolari su quanto accaduto il primo settembre sono emersi solo nelle ore successive. Una volta portato a riva, il primo a cercare di rianimare il bambino è stato Djibril che in quel momento passava di lì: senza indugi gli ha praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca per poi allontanarsi invitando gli altri a continuare.
Il padre del piccolo e la preparata bagnina del Cocoa Beach, la pollutrese Serena Di Pietro – che nel frattempo era andata a prendere gli strumenti necessari per rianimarlo e allertate il 118 – hanno continuato a massaggiare fino a quando il bambino ha ripreso conoscenza piangendo e facendo tirare un sospiro di sollievo ai tanti bagnanti presenti in spiaggia che hanno assistito con inevitabile commozione al salvataggio.
[ant_dx]Il giovane si era dileguato temendo per l’arrivo delle forze dell’ordine: il suo permesso di soggiorno era scaduto quel giorno. Djibril, che lavora nei campi, oggi è sorpreso dall’eco che ha avuto il suo gesto e racconta a zonalocale.it quei momenti: “Stavo passando quando ho visto la situazione, mentre la bagnina andava a chiamare i soccorsi, gli ho praticato il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca; lo so fare perché in Senegal ce lo insegnano da bambini. L’importante è che oggi il bambino sta bene”.
Su sul futuro aggiunge: “Spero di restare in Italia, voglio lavorare, mo ho bisogno del permesso di soggiorno, speriamo di ottenerlo al più presto”.
Questa mattina è stato ricevuto in Comune dal sindaco Filippo Marinucci e dall’assessore Carla Zinni. “Djibril è stato decisivo – dice il primo cittadino – Si era allontanato perché lo stesso giorno gli scadeva il permesso di soggiorno per il quale ha già chiesto il rinnovo. È un ragazzo che lavora, siamo in contatto con la questura di Pescara e sosterremo la sua causa“.