Sara il veterinario a chiarire le cause della moria di piccioni a Vasto.
Nel giro di pochi giorni, sono stati rinvenuti oltre 30 esemplari morti, ma il numero è destinato a salire ulteriormente, viste le nuove segnalazioni, per la maggior parte localizzate tra via Tobruk e la città antica.
L’ultimo ritrovamento è del primo pomeriggio di oggi: due colombi sulla riva del laghetto della villa comunale.
“Abbiamo portato la carcassa di un piccione al dottor Massimo Genovesi“, racconta Marco Cannarsa, responsabile delle Geav (guardie ecologiche volontarie Abruzzo) di Vasto. “Gli consegneremo altri esemplari, in modo tale che possa accertare le cause di questi decessi. Troppi, in cosi poco tempo, perciò il sospetto è che i piccioni siano stati avvelenati. L’altra ipotesi è che si tratti di un’infezione”.
FALLE NEI TUBI DELL’ACQUA – Intanto, la Stasi spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 92 dei 104 comuni della provincia di Chieti, ha riparato le rotture, segnalate dalle Geav, che avevano causato copiose perdite d’acqua in via Cavour e via Ciccarone. La dispersione idrica, che gia supera il 50% nelle condotte colabrodo di Vasto, richiede interventi urgenti in una città che soffre per i rubinetti a secco non solo d’estate. Nel centro storico, infatti, l’acqua è razionata tutto l’anno, con problemi seri per quelle case che sono prive di autoclave.