Di cosa parliamo – Ormai da anni il proliferare dei cinghiali causa danni ingenti all’agricoltura e numerosi incidenti stradali. A Vasto il Comitato Terre di Punta Aderci ha avviato una raccolta di firme tra residenti e proprietari di terreni della parte Nord del territorio comunale per chiedere l’attuazione al più presto di contromisure dopo l’ennesima devastazione di campi coltivati.
VASTO – E’ consentito catturare cinghiali nella Riserva naturale di Punta Aderci. Gli animali catturati, però, non possono essere uccisi. E’ scritto in un documento dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) emerso nell’incontro di venerdì scorso, convocato in municipio dall’amministrazione comunale di Vasto.
I proprietari dei terreni, pur acogliendo la novità come un passo avanti, pongono due problemi: il costo delle gabbie – “circa 7mila euro l’una”, secondo Michele Bosco, presidente del Comitato – e la loro limitata efficacia. Tornano a chiedere il selecontrollo: l’abbattimento controllato dei capi che danneggiano le coltivazioni e mettono in pericolo l’incolumità degli automobilisti in transito sulla statale 16 e sulle strade comunali e dei residenti delle zone rurali.