Dal gennaio 2016 a oggi, 31 infortuni al Comune di Vasto con conseguenti 670 giorni di assenza. Trend in crescita tra il 2016 e il 2017: due anni fa, 10 gli episodi di incidenti sul lavoro che hanno causato 256 giorni di assenza o di inabilità; lo scorso anno, invece, i traumi sono saliti a 13, per 279 giorni complessivi di impossibilità a svolgere l’attività lavorativa.
Il dato parziale del 2018 evidenzia altri 8 infortuni che hanno costretto i lavoratori ad assentarsi per 135 giorni.
“Frequenti e traumatici”: così Alessandro d’Elisa, consigliere comunale del Gruppo misto, definisce “gli infortuni occorsi ai dipendenti comunali per effetto dei rischi presenti nello svolgere le mansioni loro assegnate”, scrive l’esponente dell’opposizione di centrodestra in un’interrogazione rivolta al sindaco, Francesco Menna, che prende spunto dai numeri del “registro infortuni del Comune di Vasto”.
“Alla ditta Forgest Srl che fornisce l’appalto dei servizi Rspp”, responsabile del servizio prevenzione e protezione, “e medico competente sono state pagate competenze per 17mila 110 euro e 67 centesimi dal 4 luglio 2016 sino alla data odierna e che sono state presentate fatture per ulteriori competenze pari ad 26mila 335 euro e 18 centesimi”, si legge nel documento del consigliere di minoranza.
[mic_dx]D’Elisa chiede al primo cittadino “le ragioni per cui, nonostante l’articolo 35 del decreto legislativo numero 81 del 2008 e le successive modifiche prevedano che almeno una volta all’anno debba essere convocata dal datore di lavoro/Comune di Vasto una riunione periodica sulla sicurezza cui partecipino responsabile del servizio di prevenzione e protezione, medico competente, dirigenti e Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), al fine di discutere e risolvere le problematiche relative alla sicurezza dei dipendenti comunali e che tale convocazione sia stata anche formalmente sollecitata dal precedente Rspp, tuttavia alla data odierna non è stato trovato alcun riscontro che, decorsi oltre due anni dall’ultima, si sia tenuta una successiva riunione”.
D’Elisa vuole sapere anche “i nominativi dei nuovi rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e se gli stessi vengano periodicamente consultati in relazione alle problematiche della sicurezza e sulla valutazione dei rischi; se il Dvr (Documento di Valutazione dei Rischi) venga periodicamente aggiornato ed integrato e con quale periodicità, nonché a che data risalga l’ultimo aggiornamento; in che data sarà convocata la riunione periodica, con la partecipazione, fra gli altri, dell’Rspp (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione)”.