“Non può considerarsi reato l’ascolto di musiche del Ventennio in sede privata se a mero scopo commemorativo (tenendo conto del fatto che è permessa la libera vendita di CD celebrativi con raccolte di brani scelti del periodo mussoliniano). In questo senso il tutto può essere reputato solo come ‘manifestazione libera di pensiero’ e non un reale attentato all’ordine pubblico”. Lo affermano i Giovani della Lega-Salvini di Vasto, secondo cui i problemi della città sono altri e di quelli dovrebbe parlare la sinistra, che sostiene l’amministrazione comunale.
Non si placano le polemiche dopo l’episodio balzato agli onori delle cronache, non solo locali, il 20 agosto.
“Oggi, ‘Vasto’ scende in piazza su iniziativa ANPI contro il fascismo. Perchè – chiede il movimento giovanile del Carroccio – scendere in piazza contro un inesistente caso di fascismo ed evitare accuratamente di manifestare per i veri problemi che attanagliano la città e non solo? Non sarebbe forse il caso di focalizzare l’attenzione sulla miseria morale emersa con il caso delle ragazzine sottoposte per anni ad abusi di gruppo da parte di loro coetanei? Qui si tratterebbe di violenza sessuale di gruppo, minacce, ricatti, pornografia minorile ed altri reati annessi. Giovani anime segnate per sempre da atti vigliacchi e disumani.
E cosa dire – attaccano i giovani leghisti – sulla totale latitanza della sinistra vastese in merito al decadimento etico e culturale della città? Tanto pare che le violenze avvenivano in uno stabile abbandonato e mai messo in sicurezza dalla politica. Persistono le pessime condizioni e la scarsa sicurezza della viabilità in molte zone della città e prova ne sono i numerosi incidenti avvenuti in alcuni casi per mancanza di rallentatori e scarna segnaletica.
[mic_sx]Dulcis in fundo, al posto di strumentalizzare ed ingigantire accadimenti innocui e tutti da dimostrare, dovrebbero preoccuparsi di come la sinistra regionale ha ridotto la sanità vastese, con liste di attesa infinite, declassamento di reparti di noto pregio come ad esempio quello di Gastroenterologia, senza aver mosso mai un dito e pertanto con la loro totale complicità omissiva. E’ su questi punti che dovrebbero ‘allertare il presidio’ indossando la loro bella maglietta rossa. Invece, a quanto pare – polemizzano i giovani della Lega – l’importante è vigilare sugli ‘atti squadristi’ e risolvere la realtà banalizzandola con una superba ‘reductio ad Hitlerum’. Ma ci penseranno la Lega e il Comitato a tutela dell’ospedale a condurre battaglie e a manifestare in ogni sede e a scendere in piazza per difendere i diritti dei cittadini ad iniziare da quello alla salute del vastese che loro hanno deliberatamente mortificato”.