Da un locale provengono le note di “Faccetta Nera”, un giovane avvocato chiede di stoppare la canzone-simbolo del periodo fascista e lo stesso finisce al pronto soccorse dove gli viene riscontrato un trauma cranico e zigomale (3 giorni di prognosi).
È successo nel tardo pomeriggio di ieri a Vasto Marina. Il primo a portare alla luce l’accaduto è stato l’avvocato Nicholas Tomeo, uno dei protagonisti della vicenda, che racconta: “Quando ho sentito la canzone diffusa a volume altissimo, sono entrato per chiedere di interrompere la musica. Il titolare, dopo aver abbassato il volume in un primo momento, mi ha aggredito colpendomi inaspettatamente con un pugno al volto. La mia compagna presente in quel momento ha evitato che mi raggiungesse nuovamente. Ho chiamato così la polizia che con il mio aggressore si è intrattenuta amichevolmente anche con qualche risata, circostanza questa notata anche da alcuni turisti”.
Il ristorante si trova in un ex campo di internamento, una circostanza, questa che darebbe il gusto dell’amara beffa a quanto accaduto. Per Tomeo è fuori dubbio la matrice fascista dell’aggressione.
[ant_dx]LA POLIZIA: “GOLIARDATA, MA ATTENZIONE ALTA” – Le indagini sull’episodio sono portate avanti dagli agenti del polizia statale di Vasto coordinati dal vicecommissario Rosetta Di Santo.
“Abbiamo avuto una richiesta di intervento per una lite in un locale – dice oggi – Il richiedente asseriva che avrebbe udito le note di una canzone di epoca fascista e quindi sarebbe entrato nel locale facendo presente al titolare che avrebbe commesso apologia di fascismo. Da lì ne sarebbe nata una discussione a riguardo, una lite nel corso della quale il ragazzo avrebbe ricevuto un colpo sul volto. Il titolare del locale ha riferito al nostro personale che la canzone era stata diffusa per spirito goliardico trattandosi di una serata destinata ai familiari, che il cancelletto esterno era chiuso e che il giovane sarebbe entrato con fare violento e spintonandolo. Non sottovalutiamo la cosa, è un evento sul quale prestiamo la massima attenzione e faremo tutti gli accertamenti del caso”.
Sull’atteggiamento degli agenti la Di Santo respinge le accuse: “È solo l’opinione di una parte. Io non ho nessun rilievo da fare sul mio personale intervenuto. Ribadisco che dal mio personale l’evento non viene sottovalutato”.
“CANZONE PARTITA PER CASO, LA VITTIMA SONO IO” – Dall’altra parte c’è il racconto del titolare del locale, l’imprenditore Dante Carpi, candidato alle ultime amministrative nella lista di centrodestra di Giuseppe Tagliente, Unione per Vasto, in appoggio del candidato sindaco Massimo Desiati [LEGGI].
“Si sta montando un caso inesistente – dice a zonalocale.it – e sto passando da vittima a carnefice; a causa di questa storia ho già ricevuto minacce e ho paura per la mia famiglia. Ieri sera il locale era ancora chiuso e stavo facendo ascoltare alcune canzoni di Cochi e Renato per far ridere i miei bambini, quando è partita la canzone. Questo signore si è intrufolato inveendo contro di me. Io non l’ho toccato, ho 6-7 testimoni che possono confermarlo. Tra le altre cose io non sono neanche fascista, i miei avi si girerebbero nella tomba. È stata montata una storia su una falsità e mi tutelerò nelle sedi opportune perché ho ricevuto minacce e ho paura”.
[ant_sx]LE REAZIONI – In attesa che le forze dell’ordine facciano luce su quanto accaduto, non mancano le reazioni su un caso che sta catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica.
Stamattina il presidente dell’Anpi Vasto, Mimmo Cavacini, accompagnato dall’ex sindaco Luciano Lapenna, si è recato in Commissariato. “Il fascismo non è una opinione, è un reato – scrivono l’Anpi Vasto e il comitato provinciale di Pescara –Chiediamo alle istituzioni, dalle forze dell’ordine alla magistratura, di intervenire con fermezza davanti a quanto accaduto utilizzando tutti gli strumenti di legge ed evitando di derubricare, come già accaduto in passato, a ‘goliardata’ un episodio che invece è grave e che presenta tutte le caratteristiche di una provocazione fascista”.
Sull’aggressione è intervenuto anche il vicesindaco Giuseppe Forte: “In attesa di conoscere l’esito delle indagini avviate dagli uomini della Polizia di Stato del locale Commissariato esprimo il disappunto dell’amministrazione comunale di Vasto per questo nuovo episodio di violenza registrato ieri sera a Vasto Marina. Nel mentre esprimo solidarietà a quanti in questi ultimi giorni hanno subito violenza, condanno ogni tipo di ingiustificata contrapposizione ed auspico che tutti collaborino efficacemente al ripristino di un clima di serena e civile convivenza”.
“Sappiamo bene che le Forze dell’Ordine stanno indagando a fondo sulla questione – scrive Francesco del Viscio, coordinatore di Articolo Uno – MDP di Vasto – e ci auguriamo che venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Nel frattempo non possiamo che esprimere la massima solidarietà nei confronti di Nicholas Tomeo, a cui auguriamo pronta guarigione, e cogliamo l’occasione per ribadire con forza il valore dell’antifascismo: un valore imprescindibile, democratico e costituzionale, da difendere sempre e ovunque con consapevolezza e coraggio”.
Nicholas Tomeo per ora non ha ancora sporto denuncia sui fatti, ma sottolinea: “Faccetta Nera è una musica violenta che rimanda a un periodo violento, razzista e xenofobo che a quanto pare non hanno ancora dimenticato. È necessaria una risposta antifascista e antirazzista che continui a costruire vertenze sociali, culturali e politiche contro ogni razzismo e fascismo”