Dopo il blocco dell’unica strada di accesso al paese partono le denunce per interruzione di pubblico servizio. Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, si è rivolto alla locale caserma dei carabinieri; gli uomini dell’Arma procederanno all’identificazione di coloro ritenuti gli organizzatori della plateale protesta di stamattina.
Gli ospiti del Cas e dello Sprar di Palmoli (in maggioranza donne di nazionalità nigeriana con bambini) sono scesi in strada bloccando la circolazione intorno alle 6 di stamattina. La protesta sarebbe scoppiata perché all’interno del convento – secondo le donne – “ci sono gli spiriti”, come confermato da Masciulli. Le rimostranze sono iniziate da qualche giorno, fomentate proprio dagli ultimi arrivati, i serbi di etnia rom spostati dalla prefettura di Trieste, che avrebbero dato spazio e incoraggiato le credenze delle ospiti africane; le convinzioni si sono poi fortificate con le ultime scosse di terremoto, già ieri sera molte delle persone ospitate nella struttura non volevano passare lì la notte.
[ant_dx]”ORGANIZZAZIONE PARAMILITARE DEL BLOCCO” – Il primo cittadino pone l’accento sull’arrivo del gruppo dei serbi (poco più di una decina che chiedono la riconsegna dei passaporti) chiedendosi per quale motivo siano stati trasferiti nel Cas di Palmoli, non essendoci conflitti o situazioni particolari in atto nel Paese di provenienza, e rilevando particolari preoccupanti sul blocco odierno: “La manifestazione aveva un’organizzazione ben precisa, era visibile la regia dei serbi che hanno fatto posizionare al centro della strada i bambini e ai lati gli adulti. Loro stessi, poi, riprendevano tutto con i cellulari magari sperando in una reazione scomposta dei palmolesi. Mi chiedo perché siano stati mandati in una struttura simile, a quale titolo… il Comune, inoltre, non era stato minimamente informato del loro arrivo”.
Ora, i carabinieri sono chiamati ad accerterne le responsabilità. La speranza è che vengano allontanati dalla struttura che aveva raggiunto un proprio equilibrio [LEGGI].