E’ ancora scontro all’interno della polizia locale di Vasto. Il sindacato, che nelle scorse settimane aveva criticato pesantemente il comandante Del Moro e l’amministrazione comunale, risponde alle repliche dell’ufficiale e del sindaco, Francesco Menna.
Il Diccap “stigmatizza le affermazioni del sindaco e del comandante della polizia locale; in particolare il sindaco ha tentato di distogliere ancora una volta l’attenzione da quelli che sono i reali problemi strumentalizzando la controversia su fantomatiche richieste di incrementi di stipendio e gettando fumo negli occhi.
Il sindaco ha affermato di non aver mai effettuato riunioni con il Diccap: nel merito vogliamo ricordare che il suo primo impegno a risolvere i problemi della polizia locale di Vasto risale all’epoca della campagna elettorale, quando è stato proprio lui a chiedere ‘le carte’ per comprendere meglio quanto accaduto con la precedente amministrazione; altri due incontri, anche se brevi, si sono susseguiti all’interno del suo ufficio ed, anche in quella occasione, prendeva tempo chiedendo di nuovo ‘le carte’, dimenticandosi dei problemi della Polizia Locale;
In merito a quanto affermato dal sindaco sulle indennità”, il Diccap replica affermando che Menna “è uscito completamente ‘fuori tema’ dato che nel comunicato stampa del Diccap non si parla di soldi ma di ben altri problemi.
Tra questi infatti c’è quello del comandante che il sindaco afferma di non aver scelto, ma in questa sede ricordiamo che con decreto fu lui stesso a conferirgli l’incarico di comandante del Corpo di polizia locale di Vasto avallando”, sottolinea il Diccap “le scelte della precedente amministrazione. Su questo argomento per la seconda volta è intervenuta proprio di recente la Regione Abruzzo con una direttiva inviata ai sindaci ed ai comandanti della Regione dove invitata gli stessi al rispetto della legge che dispone che il Comandante della polizia locale riveste la figura apicale del Corpo e in nessun caso può essere posto alle dipendenze di un responsabile di diversa area, settore o servizio, ovvero la polizia locale non può essere considerata una struttura intermedia; in particolare si riferiva alle amministrazioni, come quella di Vasto, che hanno posto la polizia locale alle dipendenze di un dirigente amministrativo di diverso settore contrariamente ai dettami di legge.
In merito alle assunzioni che vanta il signor sindaco, ricordiamo che nella lontana estate 1997 gli operatori della polizia locale ammontavano a ben 40 unità ed oggi, grazie ad una cattiva gestione protrattasi negli anni, nonostante l’incremento della popolazione e dei servizi richiesti alla polizia locale, vi sono soltanto 26 operatori a tempo indeterminato 6 dei quali, oltretutto, non ancora armati e non utilizzabili per taluni servizi, e 6 stagionali per un totale di 32 unità; dopo vent’anni la polizia locale di Vasto vanta otto unità in meno.
In merito a quanto affermato dal comandante – replica la segreteria provinciale – si precisa che sono anni che al Corpo di polizia locale di Vasto, a causa delle mancanze dell’amministrazione, vengono chiesti sacrifici per colmare carenze di organico e, nonostante tutto, lui continua a lasciare nulla osta positivi per trasferimenti del personale dalla polizia locale verso altre sedi o negli uffici comunali.
Sono venuti a mancare in particolare la valorizzazione professionale del personale, i riconoscimenti ed il rispetto per le professionalità interne nei confronti di quanti ‘portano avanti la baracca’ e si è andati incontro ad un vero e proprio depauperamento del Corpo.
Un’ultima considerazione – conclude il Diccap – va fatta nei confronti dell’assessore Barisano, che vogliamo in questa sede ringraziare, con il quale si era instaurato un rapporto di fiducia reciproca, improntata alla garanzia dei servizi richiesti ed alla risoluzione delle problematiche che lo stesso sembrava condividere. Purtroppo ce l’ha messa tutta per cercare di portare a termine gli obiettivi per la polizia locale, ma trovandosi con le mani legate ha preferito, in virtù degli impegni presi che non sarebbe riuscito a portare a termine, rimettere la delega nelle mani del Sindaco il quale, con grande tempismo, ha provveduto alla sua sostituzione”.