Con il futuro Polo culturale della Città del Vasto non si risparmieranno soldi pubblici. Lo affermano i cinque consiglieri comunali dell’integruppo centrodestra-movimenti civici, chiedendo trasparenza all’amministrazione comunale riguardo alla scelta del direttore artistico.
“Abbiamo letto con attenzione l’Avviso Pubblico per l’incarico di Direttore Artistico dell’istituendo Polo culturale della Città del Vasto. C’è chi, tra noi, ha sempre indovinato con largo anticipo, negli ultimi dodici anni, il nome dei vincitori dei concorsi e questa volta promette di superarsi indovinando ancor prima di leggere i nomi dei partecipanti”, scrivono in un comunicato stampa congiunto Davide D’Alessandro (Vasto 2016), Alessandro d’Elisa (Gruppo misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il nuovo Faro) e Vincenzo Suriani (FdI). “Ciò premesso, a noi non piace che il dirigente del II Settore continui a essere la Segretaria comunale. Lo scriviamo nel rispetto della sua professionalità e della separazione netta tra i due ruoli. Inoltre, non è vero, come recita l’Avviso Pubblico, che ‘le realtà culturali, nel corso dell’ultimo decennio, hanno offerto servizi di pregevole livello, con concreti benefici per il sistema sociale, culturale e formativo cittadino’. Il Teatro Rossetti, nell’ultimo decennio, non è stato mai aperto alla città, alle tante Associazioni che ne potrebbero usufruire e a tutti i ceti sociali. È rimasto a totale disposizione dei soliti noti che ne hanno goduto l’esclusiva bellezza.
[mic_dx]In più – sostengono i cinque consiglieri – si era detto che l’accorpamento tra Scuola Civica e Teatro serviva ad abbattere i costi. Mantenendo a 40 mila euro il compenso per il direttore, non si abbatte alcunché. Noi riteniamo che per seguire la Scuola civica e preparare un cartellone teatrale e musicale di una decina di eventi possano bastare e avanzare 20 mila euro, senza trascurare che il Comune, cioè tutti i cittadini, spende ogni anno 165 mila euro per la prima e 100 mila euro per il secondo. La verità è che Lapenna ordina la linea politica, Menna esegue e gli uffici obbediscono a testa bassa. In attesa di capire se l’amministrazione vorrà affrontare seriamente il tema delle Istituzioni culturali, continueremo a stigmatizzare ogni forma di mancata trasparenza e di dichiarazioni enfatiche volte a prendere soltanto in giro i cittadini vastesi”.