Cinquant’anni di carriera racchiusi in una serata. Peppe Barra è il grande protagonista di Musiche in Cortile, rassegna che in questa 13ª edizione organizzata da Muzak sta raccogliendo consensi con appuntamenti di qualità. Più che un concerto, quello condotto dall’artista partenopeo è un viaggio attraverso la musica che affonda le radici nella sua Napoli ma si nutre delle influenze dell’Italia intera e non solo. Struggente l’omaggio a Pino Daniele, con “E cammina cammina” che è anche il titolo dell’album pubblicato quest’anno da Peppe Barra per raccogliere il suo cammino musicale.
E poi quello a Giorgio Gaber, con Lo Shampo, i brani ispirati dalla tradizione popolare, dalle favole di Giambattista Basile o ancora l’omaggio a Nino Rota. Barra, accompagnato sul palco da Paolo Del Vecchio (chitarra – mandolino), Luca Urciuolo (pianoforte – fisarmonica), Ivan Lacagnina (percussioni), Sasà Pelosi (basso), Giorgio Mellone (violoncello), regala al pubblico del cortile di Palazzo d’Avalos uno spettacolo affascinante e coinvolgente facendo sponda con gli spettatori per la celebre Tammurriata Nera, da lui rivista negli anni e oggi cantata come “brano contro la violenza sulle donne”.
Non c’è solo la musica, nella serata vastese, ma Peppe Barra accompagna il concerto con le sue riflesisoni, con aneddoti, spiegando la nasciata di ogni brano, lanciando anche un messaggio: “Dobbiamo impugnare la spada della cultura, nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo”. La chiusura, con l’acclamato bis, è ancora un omaggio a due figure importanti della sua vita: la madre, Concetta Barra, straordinaria cantante e attrice, ed Eduardo De Filippo, punto di riferimento per la cultura napoletana e italiana.
Prima del concerto lo abbiamo incontrato nei giardini napoletani di palazzo d’Avalos per parlare di musica, cultura e dei suoi cinquant’anni di carriera.