“Si continua a trattare, bisogna salvare tutti i posti di lavoro. Non lasceremo nulla di intentato”, dicono Elena Zanola della Filcams Cgil e Stefano Murazzo della Fisascat Cisl. E’ ancora lunga la trattativa per evitare 66 licenziamenti nei Conad Superstore di Vasto e Lanciano.
“Lunedì 6 agosto – scrivono in una nota Zanola e Murazzo – si sono riuniti in assemblea i lavoratori degli ipermercati a marchio Conad di Vasto e Lanciano, nei quali sono aperte due procedure di licenziamento collettivo per un totale di 66 dipendenti, 45 a Vasto e 21 a Lanciano. Durante le assemblee abbiamo fatto il punto sulla trattativa in corso e sulle proposte discusse negli incontri svolti con le aziende il 1 e 2 agosto 2018.
La crisi in questi due punti vendita è iniziata già dal 2013 e a settembre non sarà più possibile per legge avere altri ammortizzatori sociali.
Dopo 5 anni di contratto di solidarietà e di duri sacrifici per i dipendenti che hanno continuato a lavorare e ad impegnarsi per il rilancio di questi punti vendita, a partire da ottobre le aziende potranno procedere con i licenziamenti. La delusione tra i lavoratori è forte: il numero degli esuberi è cresciuto invece di scendere e i sacrifici fatti sembrano vani.
La discussione, che coinvolge oltre 200 lavoratori, è dunque molto delicata e crediamo sia assolutamente necessario individuare tutti gli strumenti utili a evitare che molte famiglie possano trovarsi in seria difficoltà. Parliamo di una platea di lavoratori che nella stragrande maggioranza dei casi ha alle spalle una carriera di 20 anni e oltre nel mondo Conad, ricordiamo infatti che il punto vendita di Vasto è stato tra i primi ad aprire nel 1995 mentre quello di Lanciano qualche anno più tardi nel 2003.
Durante gli incontri abbiamo espresso molte perplessità circa i numeri dell’esubero anche perché una riduzione di personale di questa entità potrebbe essere insostenibile per la tenuta dei punti vendita.
Le aziende, assistite dalla Cooperativa Conad Adriatico, hanno in una prima fase proposto, di intervenire sugli istituti retributivi dei lavoratori. Ipotesi che i lavoratori riuniti in assemblea hanno nettamente rifiutato.
L’obiettivo dichiarato dalle organizzazioni sindacali nel corso degli incontri è ovviamente quello di salvaguardare tutti i posti di lavoro, attivando innanzitutto l’incentivazione all’esodo volontario in particolare per quei lavoratori che sono più vicini al termine della carriera lavorativa.
Se l’incentivazione all’esodo volontario non assorbirà tutti gli esuberi sarà necessario individuare altri strumenti per evitare i licenziamenti. Abbiamo però precisato che qualunque ulteriore sacrificio per i lavoratori, come ad esempio l’ipotesi di una riduzione dell’orario di lavoro, potrà essere solo a tempo determinato, e dovrà essere accompagnata da un progetto di rilancio di questi punti vendita da attivare congiuntamente alla Cooperativa Conad Adriatico, che nella regione Abruzzo occupa una rilevante quota di mercato.
[mic_dx]Potrebbe essere inoltre esperita la possibilità di ricollocazione di alcuni lavoratori in altri punti della rete cooperativa Conad, in continua espansione in Abruzzo.
In questi giorni abbiamo scritto nuovamente a Giovanni Lolli, presidente della Regione, per chiedergli di promuovere un incontro con le Organizzazioni Sindacali e con i rappresentanti dei lavoratori per individuare soluzioni e contributi, nel rispetto del ruolo esercitato da ognuno, utili a risolvere positivamente questa grave crisi occupazionale.
La trattativa riprenderà a Lanciano il 21 agosto e a Vasto il 23 agosto, dobbiamo lavorare per trovare il miglior accordo per evitare i licenziamenti e costruire le basi per il rilancio di questi punti vendita. La legge 223 del 1991 che disciplina le procedure di licenziamento collettivo – concludono Zanola e Murazzo – ci dà la possibilità di proseguire, se necessario, la trattativa anche in sede istituzionale presso la Rgione Abruzzo per ulteriori 30 giorni: non lasceremo nulla di intentato”.