Si rilancia l’azione della Donato Di Fonzo & Fratelli spa che, nell’ultima assemblea dei soci che si è tenuta a Vasto, ha deliberato la proroga della durata della società per azioni fino al 31 dicembre 2050.
“Sono veramente onorato – commenta il presidente Alfonso Di Fonzo – di aver centrato questo obiettivo con l’unanimità dei consensi. Ringrazio il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale, nella persona del presidente Cesario Zaccardi, e il consulente Francesco Pietrocola, con i quali condividere equamente i meriti di questo risultato. Ringrazio altresì gli azionisti per aver creduto nel progetto, in questo periodo storico estremamente delicato, che ci vede impegnati su più fronti: da una parte la gestione della riforma del trasporto pubblico locale, con il passaggio, che avverrà a fine 2019, dalle concessioni di linee singole alle gare di appalto per interi bacini territoriali; dall’altra, la sfida pressante delle linee a lunga percorrenza, settore in cui subiamo l’espansione di grossi gruppi esteri finanziari, che mirano ad annientare la concorrenza con l’obiettivo di instaurare una vera e propria situazione di monopolio, per poi imporre ben altre tariffe.
[ads_dx]Il progetto presentato all’Assemblea dei soci – spiega Di Fonzo – si fonda sulla continuità della linea di gestione e sulla storia dell’azienda famigliare, che ha superato le difficoltà di oltre cento anni di attività ininterrotta, comprese quelle di due guerre mondiali”.
L’attività della famiglia Di Fonzo nel settore trasporti è nata a Scerni nel 1916 con le carrozze “porta effetti postali”, nel 1934 la fondazione della Donato Di Fonzo & Fratelli che, nel 1956, è divenuta una delle prime Spa d’Abruzzo. Oggi l’azienda conta un parco di 153 automezzi e 170 dipendenti con una percorrenza complessiva annua di 6 milioni di chilometri.
“La storia è fonte di energia preziosa per l’azienda e la nostra famiglia – conclude il presidente – e rappresenta un elemento di coesione unico. Per l’azienda, la storia può costituire una stella polare per indirizzare la strategia nel tempo, per motivare i collaboratori, per aggregare talenti sempre nuovi, familiari e non, e per attrarre altri stakeholder, dalle aziende partner ai clienti finali, agli istituti di credito e al territorio. D’altra parte non è una storia qualsiasi: è la storia dei nostri nonni, dei nostri genitori. Sono le nostre radici, affettive prima che aziendali”.