Arriva prima del previsto: alle 11,30 è già al pontile. Meno di due ore e mezza per nuotare dalla baia di San Nicola alla spiaggia di Vasto Marina. Quest’anno la dedica è plurima: “A tutte le persone che mi hanno sostenuto. Ai miei familiari, alla guardia costiera, al poeta Nicola Bottari e ai vastesi che ogni anno vengono ad accogliermi all’arrivo”. Alla fine della traversata numero 63, il professor Costanzo Marinucci è un fiume in piena. “Un pensiero anche a papa Benedetto XVI, che nel 2007 a Loreto, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, stilò la graduatoria dei valori, mettendo al primo posto lo sport. E io ho sempre fatto sport”.
Dopo qualche incertezza dovuta ad alcuni allenamenti saltati, Marinucci ieri ha annunciato che stamani, dopo aver indossato la maschera da sub, alle 9 si sarebbe tuffato nelle acque antistanti la spiaggia di San Nicola per raggiungere, un colpo di pinna dietro l’altro, il pontile al centro del Golfo di Vasto.
Lì è stato accolto dal maresciallo Davide Di Nolfo in rappresentanza dell’Ufficio circondariale marittimo, dall’abbraccio dei parenti e dalle strette di mano di ex alunni e bagnanti.
Per l’insegnante di matematica in pensione, questo è un anno importante: sono trascorsi tre decenni esatti da quando, l’11 luglio del 1988, salvò cinque persone che rischiavano di annegare a Punta Penna. Il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, lo premiò con la Medaglia al valor civile. Una ricorrenza che il professore ha festeggiato, lo scorso 11 luglio, a modo suo: con una nuotata da Punta Penna a Punta Aderci e ritorno [ARTICOLO E VIDEO], dedicata al poeta Nicola Bottari, scomparso 14 mesi fa. Bottari, a sua volta, aveva dedicato al professore una delle sue poesie.
Per Marinucci, oggi è il giorno del 79° compleanno. L’uomo-pesce lo ha festeggiato nel suo habitat: il mare di Vasto.