“La storia della comunità è l’anima del paese. Bisogna spingere i giovani al recupero delle nostre radici, senza le quali siamo perduti.” Le parole di Emilio Giancristofaro esemplificano esaustivamente il lavoro compiuto da Nicola De Sanctis che ieri è tornato nella sua Villalfonsina, dove è anche cittadino onorario, per presentare un volume che raccoglie i suoi saggi sulla storia del paesino pubblicati sulla Rivista Abruzzese.
L’accoglienza è stata, come di consueto, tra le migliori. Una sala talmente gremita da non riuscire a contenere le sedie lascia intendere il legame speciale che lega De Sanctis alla sua terra natìa. Una terra che l’ha stretto in un abbraccio collettivo riconoscendogli ampiamente la sua straordinaria carriera nel mondo dell’educazione. Urbino l’ha adottato – offrendogli cattedre tra cui quelle di Storia della Filosofia e Logica prima di diventare anche presidente di vari corsi di studio e pubblicare saggi filosofici su Hegel, Sartre, Bergson e altri – ma Villalfonsina continua ad avere un posto privilegiato nella memoria e nel cuore del grande professore.
Il libro Villalfonsina. Nascita e crescita di un paese si presenta da questo punto di vista come una sorta di tributo che ripercorre l’evoluzione della realtà fino al dominio dei D’Avalos. L’obiettivo è quello di ricostituire e tramandare una memoria collettiva per sviluppare quel senso di attaccamento che lui stesso continua a provare. Il volume si avvale inoltre di una copertina dell’umorista Lucio Troiano, con una donna prosperosa che richiama alle tipiche sfogliatelle villesi e al paese raffigurato sulla sua gonna voluminosa. Quasi 80 pagine in cui gli archivi storici riescono a ritrovare un loro ordine per diventare finalmente fruibili da tutte le generazioni.
Villalfonsina ringrazia e con essa il sindaco Mimmo Budano: “Siamo orgogliosi di averti avuto con noi. Raccolgo una tua frase bellissima: “Ho voluto aprire delle finestre per creare degli spunti che possano sorpassarle.” Da domani cercheremo di farlo ma dovrai restare con noi a guidarci.” Parole che hanno suscitato la commozione di De Sanctis e di rimando anche quella della cittadinanza.
A proposito di memoria, terminato l’incontro il professore è stato chiamato a tagliare il nastro per l’inaugurazione della mostra – curata dalla professoressa Maria Vittoria Orsini – dedicata ai ragazzi villesi morti durante la seconda guerra mondiale. Alla Scuola Elementare in questo momento ci sono foto, lettere e immagini che rinnovano la memoria e con essa il legame con il territorio.
Alessandro Leone