“Il Comune ha perso quindici mesi con la scusa di un fantomatico legno africano, che in realtà si trova anche nei negozi specializzati che vendono online, come nel caso del legno Ipè”, attacca Vincenzo Suriani. Scoppia una nuova polemica sui lavori al pontile di Vasto Marina.
L’interrogazione – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha rivolto all’amministrazione comunale un’interrogazione con risposta scritta per chiedere chiarimenti sulla riapertura del molo, che insieme al Monumento alla Bagnante è il simbolo del golfo di Vasto, prima del rifacimento della pavimentazione.
La risposta – “Per la nuova pavimentazione del pontile in progetto – risponde l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Forte – è stato stabilito l’uso di doghe in legno, di Ipè, Azobè o altro materiale di caratteristiche equivalenti, di rugosità idonea per uso pedonale e di colorazione scura. Il progetto prevede che le suddette doghe, dello spessore di 4 centimetri, vengano montate accostate, fissate a magatelli in legno sottostanti opportunamente ancorati alla struttura del pontile per complessivi circa 480 metri quadri”. Il 15 luglio 2017 “la Soprintendenza esprime il proprio parere: ‘… ritiene l’intervento proposto compatibile con i valori paesaggistici e pertanto esprime, per quanto di competenza, il proprio parere favorevole vincolante’, ‘a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni: la pavimentazione della rampa e del pontile deve essere realizzata con lo stesso legno e medesima finitura di colorazione’. L’impresa De Francesco Costruzioni sas ha offerto, in sostituzione del legno previsto in progetto, la fornitura e posa in opera di doghe in legno Pawlonia trattate, ritenute dalla stessa impresa idonee all’uso previsto. I lavori di trattamento delle superfici di calcestruzzo e tinteggiatura previsti sono stati affidati all’impresa Generale Costruzioni srl con contratto di sponsorizzazione numero 46 dell’11 ottobre 2017. I lavori hanno avuto inizio in data 15 gennaio 2018 e, dopo una sospensione dovuta alla necessità di eseguire indagini strutturali sul pontile, i lavori sono stati ripresi il 31 maggio 2018 e ultimati l’8 giugno 2018. Per quanto riguarda la messa in sicurezza della pavimentazione, sono stati eseguiti i lavori di regolarizzazione della superficie, eliminando i pericoli costituiti dalle buche e dalle asperità preesistenti”.
[mic_dx]La polemica – Suriani torna a polemizzare: “La situazione del pontile è solo uno dei simboli di una città in cui non funziona più nulla. La risposta della Sovrintendenza è di maggio 2017 e il Comune ha perso quindici mesi con la scusa di un fantomatico legno africano, che in realtà si trova anche nei negozi specializzati che vendono online, come nel caso del legno Ipè. La verità – sostiene Suriani – è un’altra: i lavori, dai più semplici a quelli straordinari, non si programmano mai. Gli uffici sono sommersi dalle emergenze e non hanno tempo per dedicarsi alle opere strutturali che, quindi, vengono puntualmente rimandate di anno in anno. Vasto Marina è nel caos per interventi fatti in pieno luglio, in città c’è l’erba alta un metro da Sant’Antonio Abate a San Paolo e una Giunta che, in quindici mesi, non è riuscita a trovare le assi di legfno Ipè vuole far credere di essere in grado di realizzare opere strutturali? Addirittura di saper fare un nuovo Piano regolatore in due anni?”.