“Vasto è bellissima. Un applauso a Vasto“. Giovanni Allevi sale sul palco di piazza del Popolo e subito entra in sintonia con il pubblico arrivato per la prima data italiana del suo tour estivo organizzata in riva all’Adriatico da Alhena Entertainment e Ventidieci. Con lui, sullo stesso palco che ha ospitato il Siren Festival ma che in questa occasione vive atmosfere completamente diverse, i 13 archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Nel presentare i musicisti, il pianista e compositore marchigiano sfodera una “timida ironia” che sarà il leitmotiv di tutti gli interventi della serata. “Come li abbiamo scelti? Per suonare insieme a me Equilibrium ci vuole squilibrio mentale”.
Inizia il concerto, un susseguirsi di note con Allevi che suona il piano e dirige l’orchestra interpretando i brani della sua ultima fatica discografia, Equilibrium, e i suoi grandi successi. “Quello della musica è un mondo ideale da cui prendere spunto per la vita quotidiana, dice nell’annunciare Together.
[ads_dx]Allevi parla molto di sè rivelando come in ogni sua composizione ci sia qualcosa di molto intimo. “Penso molto ai rimpianti del passato e alle preoccupazioni del futuro. Così facendo finisco per non vivere il presente. Ho il proposito di vivere un giorno come fosse una vita intera, ma non riesco a portarlo a termine”. Ed ecco che parte A life in a day.
E ancora. “Il talento è ciò che ci piace fare, ciò che ci riesce bene. Se lo coccoliamo e lo teniamo al riparo del giudizio degli altri forse un giorno ci farà volare“. Non mancano riferimenti al Giappone, fonte di ispirazione per diversi brani e il ricordo al terremoto che ha sconvolto il centro Italia nel 2016 da cui è nata “No Words”. Ci sono Aria, “dedicata a tutti gli ansiosi come me“, e Back to life, forse il suo brano più famoso legato alla fortunata campagna della 500. La chiusura, con l’immancabile bis, è con il Te Deum, “in una versione Charpentier-Allevi che mischia il barocco e il funky”, dice scherzando mentre invita orchestra e pubblico “a lasciarsi andare”.
Più di una volta Allevi pronuncia la parola “grazie” durante il concerto. E poi, sceso dal palco, mostra la gratitudine verso il pubblico, che lo ha salutato con una standing ovation, concedendosi, senza risparmarsi, a foto-ricordo e autografi. Il suo tour ora continuerà con tante date ad agosto portando la sua musica in giro per l’Italia.