Questa sedicesima edizione vede come protagonisti il Jazz – L’arte imperfetta – come la definisce il famoso critico Ted Gioia e il Pop. La prima serata del festival (giovedì 16 agosto) si apre proprio con una rilettura del Folk americano anni 60-70. Sono gli anni di Joan Baez, di Jony Mitchell, di James Taylor, di Eric Clapton e di tanti altri.
Cantori di libertà, di amore e di pace, ma anche testimoni ed artefici di una società in trasformazione, una società che cambiava anche grazie alla musica. Claudia Pantalone e Walter Gaeta nel progetto Flowers Son(g)s propongono la lettura del passato, con una sensibilità musicale moderna che volge uno speranzoso sguardo al futuro. Ad arricchire la serata un ospite straordinario, un jazzista di fama mondiale, Max Ionata con il suo sax tenore.
Il secondo appuntamento del festival (venerdì 17 agosto) è stato affidato ad uno dei più importanti cantautori della storia della musica italiana, Fabio Concato accompagnato dal fantastico trio di Paolo Di Sabatino, pianista e compositore abruzzese. Concato è un artista poetico e intimista, mai sopra le righe, pacato nei modi e nelle interpretazioni, possiede una vocalità che negli ultimi album ha sfumature da interprete raffinato. Grande amante della Bossa Nova e del Jazz, che sempre si avvertono nei suoi dischi.
La chiusura del festival è affidata a Luisiana Lorusso e Claudio Filippini, un duo straordinario e raffinatissimo che con il progetto “My Billie’s Blue” elaborano una lettura personale di alcuni tra i brani che hanno reso celebre Billie Holiday. Ma ci faranno scoprire anche quante volte nella storiadella musica moderna il Jazz e il Pop si sono mischiati, attratti, imitati, odiati, amati e rincorsi per costruire quel repertorio senza tempo che produce ancora tante emozioni.