Abruzzo regione più verde d’Europa è un fatto già assodato, ma non ci si può fermare qui. Compito di una terra come questa è quello di valorizzare ciò che si ritrova fortunatamente ad avere e, soprattutto, di preservarlo. È proprio questo l’obiettivo del marchio “Turismo Attivo Sostenibile” che, a un anno dalla firma del protocollo d’intesa tra Legambiente e Regione Abruzzo, mira a proporre un’offerta turistica green legata alla specificità dei luoghi.
Sulla storica Goletta Verde appena approdata al Porto di Vasto, questa mattina sono intervenuti in merito esponenti di Legambiente, come il presidente regionale Giuseppe Di Marco e il responsabile nazionale aree protette Antonio Nicoletti, politici locali e regionali e, ovviamente, i direttori dei principali parchi e riserve del territorio abruzzese. Il turismo sostenibile è un’occasione unica per la valorizzazione di questi patrimoni e, al contempo, per inserire l’Abruzzo in una fetta di mercato importante per la sua crescita economica come testimonia lo slogan “Active and sustainable tourism”, in inglese proprio per allargare il target a disposizione.
Ognuno dei presenti ha messo sul tavolo idee per il futuro e obiettivi raggiunti nel presente. A livello locale il presidente di Cogecstre Fernando Di Fabrizio, alla gestione della Riserva di Punta Aderci da 20 anni, ha parlato di un’attenzione che deve concentrarsi “non solo sulla parte costiera della riserva ma anche su quella naturale interna”. Ha rincarato poi la dose l’assessore Paola Cianci che ha dichiarato la piena disponibilità del comune riguardo alla costruzione di “infrastrutture compatibili con l’ambiente”.
[ads_dx]A livello regionale Giovanni Lolli, vicepresidente della regione Abruzzo, ha invece sottolineato il carattere territoriale verde dotato di un importante polo industriale da integrare nel suo contesto naturale. La “Carta di Pescara”, un accordo tra 200 industrie e regione, s’inscrive in questo processo in fase di crescita scelto tra gli esempi di buone pratiche a livello europeo.
Non è mancata qualche battuta sulle sfide da tenere in conto e sugli attuali problemi da affrontare. Per Antonio Carrara, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise bisogna “entrare nel merito, perché non basta dichiarare qualcosa sostenibile per renderla tale”. Il suo collega Tommaso Navarra, direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ha rimarcato il problema del consumo del suolo nel suo territorio a cui si sta cercando di porre rimedio. Anche Lolli ha denunciato l’inadeguato impianto di depurazione dei fiumi, uno dei punti più importanti che deve entrare di diritto nell’agenda politica regionale.
Per usufruire del marchio “Turismo attivo sostenibile” è necessario rispettare una linea guida disciplinare basata su un percorso migliorativo di tre punti: tutela e valorizzazione ambientale, valorizzazione del territorio e attività sportiva sostenibile sottolineando la necessità di un impegno comune in cui può entrare solo chi è disposto a partecipare attivamente al progetto.
Nel frattempo, la Goletta Verde di Legambiente resterà disponibile oggi alle 18 per una visita a bordo nel Porto di Vasto e domani alle 10.30 sulla spiaggia di Punta Penna si renderà protagonista del Flash Mob #NOOIL (no al petrolio) contro le trivellazioni, i sussidi alle fonti fossili e il progetto di cementificio a Punta Penna. Ultima tappa nella Riserva Marina di Vasto, sempre domani alle 16, con il trash mob esagerato #UsaegettaNoGrazie dedicato alla nuova campagna di Legambiente contro i materiali monouso di plastica che prepara la trasformazione di Vasto in “città plastic free”.
Alessandro Leone
Nel video le interviste a Giuseppe Di Marco e Paola Cianci