Una raccolta firme affinchè le istituzioni decidano una volta per tutte di affrontare l’emergenza cinghiali che sta causando danni incalcolabili a Vasto e nel Vastese. A promuoverla è l’associazione Terre di Punta Aderci che, recentemente, ha rinnovato il suo direttivo per rilanciare la sua attività “a servizio di tutti quelli che risiedono e operano nei territori della Riserva”.
Il sodalizio presieduto da Michele Bosco, in questa sua azione riguardo l’emergenza cinghiali, ha coinvolto altre realtà che operano nei quartieri della città e che vivono la stessa problematica: l’associazione Donne Libere di Comunicare, il comitato di Pagliarelli, l’associazione San Martino dell’Incoronata, il comitato di quartiere San Lorenzo e il Circolo socio-culturale Sant’Antonio abate.
[ads_dx]“Noi non diamo soluzioni – hanno sottolineato i rappresentanti dell’associazione – ma vogliamo soltanto che il problema sia gestito, perchè così non si può più andare avanti“. Tra incidenti, dsitruzione dei campi, problemi per il settore turistico e non solo, la conta dei danni si aggiorna quotidianamente.
“Con questa raccolta firme vogliamo misurare la sensibilità della cittadinanza rispetto all’argomento. Crediamo che questo sia un problema che interessa chiunque. In questo modo ci auspichiamo di sensibilizzare le autorità competenti. Non è utopia il pensare di poter gestire la presenza di ungulati nel territorio, in altre parti d’Italia ci sono riusciti”.
Nell’occasione l’associazione Terre di Punta Aderci ha ricordato anche le sue finalità. “Chiaramente l’emergenza cinghiali è solo uno dei temi di cui ci occupiamo. Siamo nati nel 2009 e ora ci siamo riattivati per creare collaborazione tra tutte quelle realtà che ricadono nella Riserva. Vogliamo essere portavoce di iniziative per la valorizzazione del territorio creando unione con tutti e vogliamo confrontarci con enti e istituzioni per il bene di Vasto e, nello specifico, di questa incantevole zona”.