“I sondaggi che vengono svolti ogni anno a Vasto e San Salvo” nell’ambito del convegno sulla sicurezza evidenziano che i cittadini sono preoccupati soprattutto di “reati predatori, in particolare i furti nelle abitazioni, e spaccio di stupefacenti. Una percentuale tra il 54 e il 60% indica queste tipologie, mentre mentre a nessuno interessano altri reati. Questa percezione di insicurezza porta a una bassa fiducia nelle forze dell’ordine e ancor più bassa nella magistratura”. E’ l’analisi che il procuratore di Vasto, Giampiero di Florio, stila davanti alla platea della sala Aldo Moro di corso Nuova Italia nel convegno organizzato dall’Aiga in collaborazione con Anci Abruzzo, Anci Giovani Abruzzo e Comune di Vasto e moderato da Rosario Di Giacomo, presidente della sezione locale dell’Associazione italiana giovani avvocati, cui partecipano il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, il vice comandante della Legione carabinieri Abruzzo e Molise, Antonio Buccoliero, il presidente del Tribunale di Vasto, Bruno Giangiacomo, il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, l’architetto Donato Piccoli, esperto esterno dell’Anci Abruzzo, Felicia Zulli, responsabile del Centro antiviolenza Donnattiva, e Silvio Calice, coordinatore provinciale della Cna.
Il dibattito si intitola “Configurare città sicure”. Sulla sfiducia espressa da molti cittadini, Di Florio precisa: “Non possiamo tenere in galera oltre le leggi. Sentiamo spesso dire: ‘La polizia giudiziaria li ha arrestati e i giudici li hanno rimessi in libertà’. Ma si tratta di un senso d’incertezza soggettivo”, che non tiene conto dei “vincoli che abbiamo per il rispettto delle leggi cui siamo tenuti”.
Sulla questione della sicurezza percepita, Legnini fa notare un dato emerso da “un sondaggio eseguito da Demos: il 78% dei cittadini ritiene che la criminalità in Italia sia in crescita ma, allo stesso tempo, il 43% ritiene che la situazione nella propria realtà sia migliorata. Potrebbero sembrare dati contraddittori ma, se ci riflettiamo, non sono tali”.