Sono tre le imprese che si sono aggiudicati i lavori in cui verranno impiegati i primi 14 milioni, dei 29 previsti, per il completamento della Diga di Chiauci. Questa mattina il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha reso noti i risultati della gara d’appalto. Ad eseguire le opere saranno il Consorzio stabile Pentagono, l’a.t.i. Edilflorio-fratelli Persia e Florio Giuseppe, e la Tenaglia srl, che hanno applicato un ribasso complessivo di 1,7 milioni di euro.
“Si tratta di lavori davvero strategici – dice D’Alfonso – che abbiamo messo in agenda appena ci siamo insediati. Andavano fatti anni fa, noi li abbiamo riconosciuti strategici e abbiamo attivato la raccolta finanziaria col Masterplan. Ci sono 25 milioni più 4 milioni di derivazione ministeriale. Ad oggi abbiamo concluso il procedimento di scelta del contraente per 14 milioni di euro che consentiranno il potenziamento della capacità idraulica dell’invaso. Un invaso che non solo serve le cittadinanze, ma anche il sistema delle imprese e tutto il distretto industriale al confine tra l’Abruzzo e il Molise“.
[ads_dx]Il presidente della Regione ha ricordato che “quest’opera è stata voluta nel lontano passato da Remo Gaspari ma aveva bisogno di essere completata. Noi lo stiamo facendo”. Ha poi ricordato che, con questo intervento, si aumenterà la capacità dell’invaso di 1,2 milioni di metri cubi d’acqua. “Sono molto contento che ci saranno ulteriori dieci milioni di euro da appaltare che fanno parte dell’accordo di programma tra Abruzzo e Molise e quattro milioni per l’ulteriore potenziamento di questo importante e storico invaso”.
Ci saranno anche un piano di protezione civile e un piano di evacuazione. “Controlleremo costantemente – ha detto D’Alfonso – la qualità dei lavori delle ditte che opereranno. Il completamento, con la riparazione delle perdite – ha aggiunt – sta dentro questo paniere finanziario e di cantieri. Questa è un’opera complessa, non tutti sono disposti a misurarsi con le opere complesse. Noi abbiamo accettato la sfida e l’abbiamo portata a termine. Sono contento anche per le imprese che hanno vinto la gara con un ribasso del 20% perché sono imprese che non odiano il territorio e hanno con esso un rapporto da vincolo morale”.
Il commissario del Consorzio di Bonifica Franco Amicone, accanto a D’Alfonso nella conferenza stampa, ha aggiunto: “Contiamo di avviare al più preso i cantieri grazie alla collaborazione delle ditte, quello è il segno visibile del lavoro che si sta facendo“. Una diga pienamente funzionante, “entro il 2021”, ha promesso D’Alfonso, permetterà anche di “avere un uso plurimo dell’acqua. Stiamo già valutando, con progetti di finanza, la costruzione di centrali idroelettriche. Si potrà riuscire, da un lato a dare risposte ad esigenze di ristoro al territorio, dall’altro mettere in sicurezza i conti del Consorzio, portando avanti il piano di risanamento che abbiamo avviato. Non è una velleità che, con i proventi dell’idroelettrico, possano essere ridotti i costi a carico del mondo agricolo che, fino ad oggi, ha sopportato maggiormente i costi di esercizi del consorzio”.