Ridurre i tempi delle sedute del Consiglio comunale che, spesso, durano non meno 12 ore. Per snellire i lavori dell’assemblea civica, va riformato il suo regolamento, “parlando di meno e facendo di più. Per Vasto e i vastesi”.
Davide D’Alessandro (Lega), vice presidente del Consiglio comunale, rilancia la proposta: “C’è chi sbraita, di qua e di là, per i lunghissimi Consigli comunali che, tra l’altro, non giungono neppure a conclusione. Vengono sciolte le sedute ma restano punti all’odg inevasi con la costrizione a rinviarli (chissà a quando) perché non tutti hanno la voglia, e la possibilità, di stare tutto il giorno nell’Aula Vennitti. L’anno scorso, appena eletto vice presidente del Consiglio, presentai una bozza mirante al miglioramento dei lavori d’Aula, con la riduzione dei tempi d’intervento (anche su interrogazioni, interpellanze e dichiarazioni di voto) e con altre misure che avrebbero garantito il rispetto dell’Istituzione, di ogni singolo suo Organo e una maggiore efficacia dell’esercizio politico dei consiglieri. La mia proposta incontrò il favore e la disponibilità di diversi Consiglieri di maggioranza, ma il timore che il sottoscritto potesse intestarsi una sorta di riforma del Regolamento (come fosse una svolta epocale!) impedì anche ai più illuminati di imporre la propria volontà”.
[LEGGI]D’Alessandro si rivolge ai consiglieri comunali: “La diretta streaming consente a tanti cittadini di seguire i lavori. Non farli annoiare per un giorno intero e non condurre a termine neppure il Consiglio, non vi preoccupa un po’? Io rilancio la proposta al sindaco Menna, al presidente del Consiglio Del Piano, al presidente della Commissione di riferimento, Maria Molino, e a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza. Sediamoci e miglioriamo il Regolamento. Poi possiamo anche scrivere in un comunicato stampa che il sottoscritto non ha avuto alcun merito. D’Alessandro è l’ultimo dei problemi. Ma se viene eletto vice presidente del Consiglio, vuole spendere la carica, che non ha stipendio, per contribuire a risolvere i tanti problemi dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio che, sia detto senza offesa, continua a operare senza esistere, come – sostiene l’esponente della Lega – continua a essere mortificato il ruolo del presidente”.