Anche a Vasto si potrà fare il testamento biologico. Nella seduta del 19 giugno, infatti, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento delle Dat, disposizioni anticipate di trattamento. Le norme avevano già ottenuto il via libera preliminare dalla Commissione Affari sociali e Regolamenti.
“Le disposizioni – si legge in un comunicato del municipio – contengono la manifestazione di volontà in materia di trattamenti sanitari che vengono rilasciate da un maggiorenne, capace di intendere e di volere, residente nel Comune di Vasto in previsione dell’eventuale incapacità di autodeterminarsi.
Sottoscrive la D.A.T. il disponente che può nominare un fiduciario che lo rappresenta nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie, qualora si trovasse nell’ incapacità di esprimere consapevolmente la volontà relativa ai trattamenti proposti. Il fiduciario a sua volta deve accettare l’incarico e può revocarlo in qualsiasi momento.
Medesima libertà è riconosciuta al disponente che nel corso della sua vita può modificare la sua scelta in ordine alle disposizioni originariamente presentate.
La dichiarazione deve essere consegnata in busta chiusa, per garantirne il segreto, all’ufficiale dello Stato Civile il quale deve limitarsi a registrare un ordinato elenco cronologico delle dichiarazioni ed assicurare la loro adeguata conservazione in conformità ai principi di riservatezza dei dati personali”.
[mic_dx]“Un risultato importante per la nostra città – ha dichiarato l’assessore ai Servizi demografici, Luigi Marcello – che a giorni consentirà all’Ufficio di Stato Civile del nostro ente di ricevere, registrare e conservare le disposizioni anticipate di trattamento, ma non parteciperà alla redazione della scrittura privata riservata solo al disponente”.
La consigliera comunale Roberta Nicoletti, proponente e prima firmataria della proposta di regolamento e Maria Molino presidente della Commissione Affari Generali e Regolamenti si dichiarano estremamente soddisfatte per il risultato raggiunto.
“L’approvazione di questo regolamento, da pochi mesi dall’entrata in vigore di una legge che ha vissuto un lungo e sofferto iter parlamentare – dichiarano Nicoletti e Molino – ha senza dubbio un alto valore sociale e di civiltà, poiché recepisce il principio costituzionale della tutela della vita, della salute e della dignità delle persone”.