Prima il deserto, poi il mare e in mezzo le terribili violenze da parte di carcerieri senza scrupoli. È l’esperienza in comune di tanti ospiti dei centri d’accoglienza del Vastese e che alcuni dei quali hanno voluto condividere nel corso della Giornata mondiale del rifugiato organizzata a San Salvo dall’associazione Gerico della parrocchia di San Nicola.
“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare” lo slogan della serata di ieri e di quelle precedenti durante le quali i volontari dell’associazione hanno preparato al meglio il coro formato dagli ospiti dei centri di Lentella e San Salvo.
L’evento si è aperto con le parole del presidente della Caritas Gerico, Antonio De Luca: “Dio non è credibile se è presente solo nelle nostre parole, ma non nella nostra vita, nella capacità di impegnarci in modo disinteressato dell’altro”.
In piazza poi si sono succedute le canzoni del coro e del cantautore Auro Zelli insieme ad alcuni dei rifugiati presenti, dei bambini, le letture di poesie e, appunto, le testimonianze di alcuni ospiti dei centri che dipingono un viaggio della speranza che si discosta fortemente dal concetto di “crociera” tornato alla ribalta negli ultimi giorni.
[ant_dx]Prima della conclusione ha preso la parola anche il parroco don Beniamino Di Renzo che con il suo breve intervento ha cercato di rendere più chiaro l’obiettivo della manifestazione: “Il senso di questa festa non è far cambiare idea a qualcuno, ma se riesce a far guardare la realtà con altri occhi ha raggiunto il suo scopo. La parrocchia è un insieme di case, se guardiamo i nostri vicini, ci rendiamo conto di non essere l’ombelico del mondo, ma che ci sono tante altre storie. Per questo, l’invito che rivolgo a tutti, me compreso, è ascoltare sempre tutte le campane per meglio comprendere la realtà“.