Per scongiurare definitivamente il rischio licenziamenti alla Pilkington, il Consiglio comunale di Vasto chiede l’intervento del Governo Conte.
Una delegazione composta da rappresentanti politici di tutti gli schieramenti. La istituirà l’assemblea civica, che ieri ha approvato a larga maggioranza (hanno votato no i due consiglieri del Movimento 5 Stelle) un documento presentato dal centrosinistra, modificato accogliendo un emendamento della Lega, che prevede l’istituzione di un nuovo organismo di rappresentanza per chiedere un incontro al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
“E’ stata accolta e votata – spiegano in una nota Davide D’Alessandro e Francesco Prospero, consiglieri comunali della Lega – la nostra iniziativa di costituire una delegazione composta dal sindaco, dal presidente del Consiglio comunale e dai due vice, dall’assessore alle Attività produttive, da tre consiglieri di maggioranza e tre di minoranza con invito a parteciparvi al presidente della Regione, al presidente dell’Anci Abruzzo e ai parlamentari e ai consiglieri regionali eletti sul territorio del Vastese.
[mic_dx]Riteniamo indispensabile – sottolineano Prospero e D’Alessandro – aprire un confronto diretto con i vertici delle istituzioni per risolvere i gravi problemi che affliggono i tanti lavoratori del Vastese. Quando la politica prevale sulle etichette partitiche tutto è possibile. Abbiamo dato un contributo di grande responsabilità, mettendo da parte sterili polemiche che nulla di buono possono portare al nostro territorio. Vasto conta se è unita, ma per essere unita occorre una maggioranza più sensibile e aperta ai contributi della minoranza e una minoranza all’altezza del compito richiesto. Condividere un documento e votarlo insieme per il bene di Vasto è segno di notevole intelligenza politica”.
Nei giorni scorsi, i lavoratori della Pilkington hanno approvato il Piano industriale concordato da azienda e sindacati: il sì ha ottenuto il 69% dei consensi. Per evitare 120 esuberi a settembre (che, negli anni successivi, rischierebbero di salire a 600), la multinazionale giapponese Nsg, proprietaria della fabbrica di Piana Sant’Angelo, si impegna a rinnovare i macchinari, installando linee produttive idonee a fabbricare parabrezza e finestrini di ultima generazione, in grado di far tornare la Pilkington competitiva sul mercato internazionale, e a spostare alcune produzioni dalla Polonia a San Salvo. Per i 1732 dipendenti, si profilano comunque ulteriori sacrifici economici.