“Nei penitenziari abruzzesi i lavoratori, sia della polizia penitenziaria che del comparto ministeriale, vivono situazioni di estrema difficoltà“. Lo ha detto ieri Domenico Mastrulli, segretario generale nazionale del Cosp (Coordinamento sindacale penitenziaria) che ieri ha iniziato da Vasto una serie di incontri nelle strutture penitenziarie abruzzesi insieme al segretario regionale Vincenzo Stabile.
Oggi è a Sulmona, domani a Lanciano. Al centro dell’attenzione ci sono le condizioni lavorative degli agenti di polizia penitenziaria, in numero inferiore rispetto alle necessità e continuamente oggetto di aggressioni. La Casa Lavoro di località Torre Sinello non è immune da problemi. Quio ci sono “novanta unità di polizia penitenziaria, di queste solo 80 riescono a garantire la sicurezza nel penitenziario di Vasto che al suo interno ospita 130 detenuti, molti dei quali provenienti dai settori psichiatrici ex opg. Il personale addetto alla sicurezza è sottoposto a turni massacranti con eccessivi carichi di lavoro, costretto a sopperire alle carenze strutturali in una situazione di emergenza in cui versa la casa circondariale”.
Ieri mattina Mastrulli ha incontrato i lavoratori in assemblea sindacale, per ascoltare dalla loro voce quali sono le difficoltà che riscontrano ogni giorno. “Stiamo preparando un documento da consegnare al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e della Giustizia affinchè diano attenzione alle problematiche dei lavoratori”, ha detto Mastrulli al termine della sua visita a Vasto.