Il fatto non sussiste. Assolto L.P., 43 anni, di Vasto, che era accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti perché, due anni fa, la polizia gli aveva trovato hashish addosso e in casa.
I fatti risalgono al 2016. Durante una serie di controlli straordinari eseguiti a Vasto, gli agenti del Reparto prevenzione crimine di Pescara avevano fermato l’uomo che andava a piedi nel centro cittadino e lo avevano perquisito, trovando una piccola quantità di hashish. I poliziotti si erano allo spostati nella sua casa, dove avevano scoperto, in un mobile della cucina, 6 grammi di hashish, una somma di denaro e un bilancino di precisione, facendo scattare la denuncia a piede libero.
Nel processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, la difesa, rappresentata dall’avvocato Gianni Menna, ha sostenuto che il suo cliente avesse detenuto la sostanza stupefacente solo per uso personale e non per cederla ad altre persone.
Una tesi accolta dal magistrato giudicante, che ha assolto il quarantatreenne con formula piena.
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