Dai 6 ai 10 anni di carcere per usura ed estorsione, a vario titolo, seguite alla vendita di maiali. Le condanne riguardano due carpinetani, un ortonese e un cittadino di origine romena residente a Ripa Teatina.
“Il Tribunale di Chieti – scrive l’agenzia Ansa – ha condannato nel pomeriggio di ieri quattro persone accusate a vario titolo di usura ed estorsione. Dieci anni di reclusione sono stati inflitti a D.C.L., 7 anni al fratello L., entrambi di Carpineto Sinello, 6 anni ciascuno a S.F. di Ortona e al rumeno H.G.F.
Secondo l’accusa i due fratelli, accusati di usura ed estorsione, a pagamento di più forniture di suini da destinare ad un’azienda agricola per un importo complessivo superiore a 101.000 euro, si erano fatti consegnare dalla madre del titolare dell’azienda trenta cambiali per complessivi 150.000 euro, dei quali oltre 48mila euro a titolo di interessi usurari, con un tasso superiore al 50%.
[ant_dx]Quanto all’estorsione, i quattro, sempre secondo l’accusa, minacciarono sia il titolare dell’azienda sia la madre costringendo quest’ultima a consegnare loro le cambiali: la donna, che pure non aveva contratto alcun debito, era infatti la sola a disporre di beni immobili da aggredire in caso di mancato pagamento delle cambiali. I fatti risalgono a luglio del 2010 e si verificarono a Palombaro”.