Due cadute nel giro di poche settimane. Mettendo almeno qualche toppa, forse si sarebbero evitate.
Il lungomare dissestato comincia a diventare un problema serio. Rattopparlo basterebbe almeno a evitare infortuni a chi va a piedi o in bici.
Del resto, è stato sottoposto a qualsiasi sollecitazione negli ultimi 12 anni: dall’iniziale parcheggio selvaggio sulla parte rialzata, al transito di mezzi a motore sulla zona pedonale.
A cominciare dall’area degradata dell’ex stazione ferroviaria – dove il cantiere all’interno del parcheggio è stato recintato ad aprile, ma i lavori per costruire la Via Verde qui non sono ancora partiti – alla pista ciclabile da riparare, la riviera è ancora ferma all’anno zero.
Le buche aumentano, le crepe e i cedimenti si moltiplicano, come gli avvallamenti che ogni anno si aprono nella zona antistante il Parco Suriani (l’ultima riparazione è stata eseguita proprio tra maggio e giugno) e i molti pezzi mancanti quà e là.
[mic_dx]E così, tra vandali che distruggono le vetrate delle ringhiere e mancata sostituzione delle mattonelle lesionate, arrivano le cadute.
L’ultima è di pochi giorni fa: una minorenne che andava in bici se l’è cavata con delle escoriazioni alle gambe dopo aver perso l’equilibrio su una delle ampie buche nella zona sottostante la rotonda. Non farà causa al Comune. Ma molti altri, quando cadono, chiedono i danni. In alcuni casi, la richiesta di risarcimento finisce anche davanti al giudice.