“Prendersi cura dei bambini, non curarli” è il principio che i genitori devono adottare nell’educazione dei loro figli in tenera età. E quale miglior modo per farlo se non attraverso la lettura? Nell’Aula Magna del Plesso Peluzzo della Nuova Direzione Didattica, si è discusso proprio di questo in un evento dedicato al progetto nazionale Nati per leggere, promosso dall’unione di due categorie che mai avevano dialogato in precedenza: i bibliotecari e i pediatri. L’obiettivo era ed è quello di promuovere la lettura ad alta voce e al contempo il benessere psicofisico dei bambini attraverso un’unione di intenti che coinvolge famiglie, biblioteche, scuole, pediatri e tanti altri.
“Come mamma mi aveva incuriosito sapere che tra le raccomandazioni per i bambini ci fosse anche la lettura ad alta voce” – ha spiegato la dirigente scolastica Concetta Delle Donne, poi continuando “Ho proseguito come docente creando una piccola biblioteca. I bambini portavano a casa un libro il venerdì per poi restituirlo il lunedì. Tra tutti ce ne fu uno che mi colpì quando, alla domanda ‘Perché ti è piaciuto?’, mi rispose ‘Perché lo ha letto la mia mamma.’ Ho pensato che solo per questo valesse la pena. Non era importante il libro ma la condivisione del momento e la sua durata, per questo i bambini sceglievano libri lunghi.”
Non solo la condivisione ma anche il contatto umano. Le lettura accompagnata dalla naturalezza e spontaneità dell’affetto genitoriale è uno dei punti su cui ha insistito il referente regionale di Nati per Leggere Nadia Guardiano, parlando di fronte ai genitori mentre al piano terra le lettrici volontarie accompagnavano i bambini nella fruizione del momento collettivo. Con lei c’erano anche Francesca Tammarazio, referente della rete Nati per leggere nel Vastese, e la pediatra Loredana De Cristoforo. Alla fine degli interventi, genitori e figli si sono riuniti per un altro momento di condivisione, questa volta musicale, con il musicista Lorenzo Tozzi.
Alessandro Leone